Recensione: Una ballata di pistole e creature: Bebop all’inferno – Serie: Una ballata di pistole e creature Atto I di Scarlet Danae
Titolo: Una ballata di pistole e creature: Bebop all’inferno
Serie: Una ballata di pistole e creature Atto I
Autore: Scarlet Danae
Genere: Urban Fantasy
Editore: self publishing
Target: + 18
Data di pubblicazione: 13 maggio 2022
“Io ti darò il potere per ottenere la tua vendetta. Ma c’è una condizione: la tua pistola non dovrà mai uccidere un innocente.”
Golden city, una città tanto sfavillante in superficie, quanto oscura e insidiosa nelle profondità. Sono ormai passati novantanove anni da quando esseri umani e creature hanno cominciato a convivere insieme. Phoenix viene dalla campagna, odia la sua voce e odia suo padre, musicista un tempo famoso e poi caduto in rovina, e che l’ha lasciata con innumerevoli debiti da pagare allo spietato Lysander. La giovane non potrà far altro che cercare di vendere il vecchio locale chiamato Colibrì, considerato ormai maledetto, e lavorare come “ripulitore” per uno dei capi maggiori di Golden City. Tutto sommato, a Phoenix verrà offerta l’occasione di lasciare la parte grigia della città per fare il suo debutto nel lato dorato e fastoso che rende Golden city famosa. Ma nulla si ottiene senza una condizione, e ben presto Phoenix scoprirà che luce e oscurità sono la faccia della stessa medaglia.
Parte I di una trilogia.
Questo che oggi vi presento, mie care, è un libro cattivo nel vero senso della parola. Una parabola oscura e malata della perdizione di un’anima pura. La caduta rovinosa del bene nell’abisso più profondo in cui l’innocenza viene fatta letteralmente a pezzi in maniera dannatamente affascinante e coinvolgente. Come nelle poesie di Baudelaire il male finisce per avere un suo fascino. Con un ritmo inesorabile e incalzante l’autrice ci fa scendere nell’ inferno della povera Phoenix, una anonima e provincialotta creatura magica che finisce nella splendente Golden City, una sorta di Sin City del sovrannaturale in cui quattro boss detengono il potere. Il padre di Phoenix è morto lasciando alla figlia una bella voce e un debito immenso con uno dei boss, Diamond, che, come primo pagamento, si prende l’occhio della poveretta dandole un termine per ripagare tutto o perdere, letteralmente pezzo per pezzo, il suo corpo. Così la sventurata finisce a lavorare per un rivale del suo creditore, smembrando cadaveri e svolgendo mansioni tra le più crudeli e assurde. Piano piano viene costretta a uccidere la sua innocenza, macchiandola e lordandola con i peggiori delitti, lasciando che l’inferno con cui è entrata in contatto la plasmi e la trasformi in una nuova creatura che starà a voi scoprire se sarà in grado di sopravvivere alle dure leggi della città d’oro o se ne sarà un ulteriore vittima, rigurgitata sotto forma di cadavere dal mondo dorato e peccaminoso in cui è finita.
Dunque non vi resta che immergervi in questo romanzo dove l’ambientazione è magistralmente resa cupa e tragica e i personaggi sono grandiosamente perduti e senza speranza, in una vera orgia di male e disperazione, violenza e sopruso che rimanda alle atmosfere della già nominata Sin City ma anche all’indimenticabile opera huCowboy bepop, o almeno questo è quello che ho pensato leggendo.
Unico consiglio e alert: non è un libro per cuori teneri né stomaci deboli, quindi se non siete fra quelli che riescono a reggere certe atmosfere vi consiglio di lasciar perdere. .