Recensione: Una brava ragazza è una ragazza morta di Holly Jackson

Sono passati pochi mesi da quando Pip Fitz-Amobi ha risolto il suo ultimo caso, che ancora le toglie il sonno, ed ecco che si ritrova costretta a indagare di nuovo. Uno stalker le manda continuamente messaggi di velata minaccia, ma ancora una volta la polizia non dà peso alle sue segnalazioni e sceglie di non intervenire. Più che mai Pip sente di non poter contare sulla loro protezione ma è assolutamente determinata a trovare il suo personale nemico. Indagando come ha imparato a fare, non ci mette molto a scoprire delle analogie tra il suo stalker e un serial killer locale responsabile di ben cinque omicidi alcuni anni prima. Stavolta è la sua vita a essere in pericolo, e per salvarsi Pip dovrà lottare come non ha mai fatto prima, scegliendo di percorrere una strada che non avrebbe mai creduto possibile…

Bentornate Fenici! Che dire, wow! Un libro che ti prende e ti lascia con il fiato sospeso fino all’ultima pagina, ma partiamo dal principio.

Abbiamo una Pippa traumatizzata che sta affrontando un periodo abbastanza buio della sua vita, tra pillole e sangue invisibile sulle sue mani, soffre di un disturbo post-traumatico e, a tutto questo, si aggiungono anche mail da un anonimo che recitano ‘Chi verrà a cercare te quando sparirai?’.

Max Hastings, proclamato innocente, è la goccia che fa traboccare il vaso, lei vuole la giustizia che le vittime di quello stupratore non hanno avuto.

Ricevendo molte minacce la nostra protagonista, all’inizio, non ci dá peso, ma a questi messaggi si aggiungono disegni e chiamate anonime che lei ricollega a un caso che fu chiuso sei anni prima con una confessione, quindi decide di risolvere questo caso come sua ultima missione. 

Da qui inizia una serie di avvenimenti che mi ricordano molto una serie tv americana ‘How to get away with a murder’ con diversi scenari colmi di suspense, colpi di scena e una Pip sempre più cupa. 

Non voglio andare nello specifico e spoilerarvi nulla perché meritate di leggerlo a scatola chiusa. Per il resto è un libro con molte parti descrittive anche se un po’ ripetitive per i miei gusti, ma presenta un ritmo calzante e una grammatica semplice adatta, appunto, anche a ragazzi.