Recensione: “Una donna determinata” di Stephanie Laurens (serie I Quattro Avventurieri #3)
Care Fenici, oggi Lucia ci parla di “Una donna determinata” di Stephanie Laurens
Sierra Leone, 1824.
La vita sembra decisa ad accanirsi su Katherine Fortescue: allontanata dal ton a causa dei debiti ereditati dal padre, ha lasciato l’Inghilterra alla volta di Freetown, dove ha trovato impiego come governante, solo per essere poco dopo rapita da alcuni mercanti di schiavi perché si occupi dei bambini costretti a lavorare in miniera. Forte e determinata, però, non ha alcuna intenzione di lasciarsi sopraffare dalle sventure e diventa presto un punto di riferimento per gli altri prigionieri.
La fortuna inizia finalmente ad arriderle quando i suoi carcerieri catturano un piccolo gruppo di inglesi, guidati dal Capitano Caleb Frobisher, da cui scopre che presto arriveranno degli aiuti.
L’attesa della liberazione è logorante, ma la speranza brilla ogni giorno più intensa… così come il sentimento di fiducia e amore che la lega a Caleb.
Perché aveva pensato di pedinarla? Cosa lo aveva reso sospettoso? Oltrepassarono i cancelli aperti. Le guardie ai lati sorrisero trionfanti, salutarono i compagni e scagliarono commenti sconci ai nuovi prigionieri. Arsene la bloccò accanto a uno dei pilastri del cancello. Ordinò poi ai compagni di portare gli uomini catturati al fuoco e di farli sedere. Alcuni di loro le lanciarono delle occhiate, passandole davanti. Con sua sorpresa, piuttosto che guardarla astiosi, gran parte le sorrise rassicurante. Lei era lì, distrutta dal senso di colpa per aver portato Dubois al campo… e loro le sorridevano?
Ritroviamo ancora i fratelli Frobisher alle prese con la loro delicata missione: dopo aver rubato il diario del fratello, Caleb, il più giovane di loro, si è recato in gran segreto nei pressi di Freetown alla ricerca dell’accampamento scoperto nel viaggio precedente; da qui, la prossima parte della missione prevede che lui trovi l’esatta ubicazione della miniera in cui sono tenuti i prigionieri rapiti dalla vicina cittadina. Assieme a Caleb anche un capitano suo amico che non appena scoperta dove si trovi la miniera, fa ripartire per Londra la nave più veloce al comando del suo secondo, per cominciare ad organizzare la parte più difficile, la liberazione di tutti gli ostaggi, e la scoperta di chi ci sia dietro questo crimine orrendo. Caleb e l’amico però rimangono sul posto, timorosi di lasciare i prigionieri senza difese e per essere sicuro che la successiva parte del piano sia un successo, libera l’accampamento da tutti i suoi occupanti e ne nasconde i corpi. Un colpo di fortuna mentre stanno tentando di trovare la miniera e i suoi occupanti, li ha messi in contatto con uno dei bambini che i fuorilegge usano per pulire i diamanti estratti dai prigionieri, e questo finalmente crea una forte speranza in quelle persone che credevano di essere state dimenticate. Da mesi ormai sono prigionieri, e anche se non si sono mai lasciati andare alla disperazione, sono ben coscienti che non appena avranno estratto abbastanza diamanti la loro vita non varrà più nulla, e per le ragazze, rapite per occuparsi dei feriti e dei bambini, la sorte sarà anche molto peggiore, prima di morire. Fino a quel momento infatti, il capo dei rapitori ha usato la promessa della loro incolumità per fare in modo che gli uomini collaborassero e che nessuno tentasse di ribellarsi. Katherine, una giovane di famiglia nobile si trovava a Freetown come governante quando è stata rapita, e da allora ha fatto in modo che nessuno perdesse la speranza, riuscendo a creare un forte legame fra i prigionieri che desse forza e coraggio. Quando il giovane Diccon le racconta che una squadra di uomini è vicino alla miniera e che presto saranno liberati, Katherine comincia a vedere la fine del suo incubo, ma purtroppo uno sbaglio fatale, porta i loro salvatori ad essere imprigionati anch’essi. Caleb tuttavia non dispera e diventa ben presto il capo a cui i prigionieri si rivolgono, e sapendo che ai rinforzi occorrerà un mese per arrivare, pianifica tutto ciò che è in suo potere per far sopravvivere uomini, donne e bambini, trovando anche il tempo di corteggiare Katherine. Ma la loro situazione sembra sempre più pericolosa.
È sicuramente il capitolo con più azione della serie ed anche l’unico che si chiude con un cliffhanger: i nostri innamorati infatti sono ben lontani dall’essere al sicuro. Anche la loro storia per quanto bella e intensa, è penalizzata dalla cupezza della loro situazione, alle prese con un cattivo di tutto rispetto, e molto intelligente. Le scene passionali non sono molte ma ben inserite nella trama, che presenta più di un colpo di scena e si avvia finalmente all’ultimo capitolo, in cui vedremo in azione il più temibile dei fratelli Frobisher, Royd che farà qualunque cosa per riportare a casa il fratello e tutti i prigionieri
Non c’è solo una storia d’amore in questo libro, ma anche amicizia e spirito di sopravvivenza. Ci troviamo di fronte a persone di estrazione diversa che non si conoscevano e che hanno dovuto imparare a collaborare e a fidarsi gli uni degli altri per poter sperare di sopravvivere. Si sono uniti e hanno fatto fronte comune, coscienti che le loro vite potrebbero finire da un momento all’altro, in balia di un uomo senza cuore che conosce però benissimo l’animo umano e che sfrutta ogni loro sentimento per averli in suo potere. Per Caleb è l’occasione di dimostrare ai suoi fratelli di non essere più il ragazzo impulsivo che non pensa prima di agire, ma è anche un modo di scoprire dentro di sé la capacità di infondere fiducia e diventare un capo degno di essere seguito. E Katherine è esattamente come lui, nonostante la vita l’abbia messa di fronte a grandi difficoltà non si è mai arresa e non si è mai lasciata scoraggiare, diventando la portavoce dei prigionieri. Tutto ora si sta preparando per il grande finale, e non rimane che aspettare l’ultimo capitolo di una serie che pur avendo avuto un inizio poco brillante a saputo poi diventare via via sempre più interessante, narrata con lo stile inconfondibile di Stephanie Laurens.