Recensione: Una donna in fuga di Madeline Baker
Titolo: Una donna in fuga
Autore: Madeline Baker
Genere: Western romance
Editore: Mondadori I Romanzi Introvabili
Data di pubblicazione: 1 aprile 2023
Fuggita da un marito dispotico e violento, Kaylynn Summers è finita prigioniera in un villaggio cheyenne, a far da serva a una vecchia pellerossa. Messa in palio quale premio in una gara indiana, è stata poi vinta da Jesse Tuono Giallo, un noto cacciatore di taglie. Nemmeno con l’aitante e coraggioso Jesse la vita è stata particolarmente generosa: vive solo con il suo cavallo, la sua Colt e una brutta cicatrice sul volto. Ora però per lui la fortuna potrebbe girare, gli basterebbe arrivare a San Francisco e riportare la ragazza a suo marito, che ha promesso una ricompensa di ben diecimila dollari. Ma da qualche parte, sul sentiero delle Black Hills, complici le lunghe notti stellate, qualcosa di struggente e impalpabile si insinua nel cuore dei due giovani, cambiando per sempre la rotta delle loro vite…
Eccomi, finalmente, a recensire un romanzo che raggruppa una serie di elementi che adoro in una lettura, un Western romance targato Mondadori che non vi annoierà di sicuro, vivace e pieno di colpi di scena.
Kaylynn Summers è la giovane protagonista, una nobildonna che si ritrova a vivere un incubo dietro l’altro, in un’avventura senza eguali. Fuggita da un marito despota e violento, mentre tenta di raggiungere la famiglia di origine, la diligenza su cui viaggia viene assalita e lei viene rapita da una tribù cheyenne. Nell’accampamento viene ridotta in schiavitù e qui impara a destreggiarsi alla bell’e meglio con le abitudini indiane, molto lontane dalla sua vecchia vita oziosa e frivola.
Quando viene offerta come ricompensa a Tuono Giallo (nome indiano di Jesse), la sua vita si scombussola nuovamente. Il meticcio e nuovo padrone è un efferato cacciatore di taglie. L’attrazione fra i due è immediata e palpabile, ma lui è rozzo e prepotente, mentre lei è solo una donna fragile e impaurita.
Jesse è abituato a stare da solo e vive sempre a caccia di pericolosi criminali, ma molto remunerativi. La ragazza è una zavorra molto allettante e anche un grattacapo non indifferente, poiché tenterà di fuggire senza successo svariate volte, mettendosi in pericolo e acquistando coraggio in maniera progressiva.
In questo viaggio verranno accompagnati dal Lakota “Falco nero”, uno degli uomini sulla lista dei ricercati di Jesse. Una lotta senza eguali accompagnerà i due indiani, entrambi caparbi e invaghiti della bella rossa dalla pelle bianca. Questo scatenerà ancor più il livore fra i due maschi. Il viaggio è interminabile, ricco di eventi, scontri, assalti alla diligenza, sparatorie e scoperte introspettive.
Kaylynn tiene le fila dei due aitanti guerrieri, rimanendo per un po’ vaga sulle sue preferenze, anche agli occhi del lettore.
Ciò che più mi ha colpito della personalità della protagonista è l’evoluzione che subisce durante lo scorrere della lettura: inizialmente è una vittima, insicura e fragile, soprattutto perché ferita dai violenti accadimenti che ha subito, man mano però si fa audace ed esce fuori una personalità più allettante.
Anche Jesse è una bella sorpresa, perché la scorza dura che lo caratterizza viene ammorbidita dalla ragazza. Entrambi hanno in comune un triste passato amoroso, uno scoglio difficile da superare, ma che riusciranno a elaborare durante il loro lungo viaggio verso la consapevolezza.
Falco nero l’ho trovato un personaggio favoloso, fuori dagli schemi e originale, anche molto affascinante. Una bella trovata dell’autrice per movimentare ancor di più una storia davvero particolare e che consiglio vivamente di leggere.