Serie: Le indagini di Anita vol. 5 Autrice: Alice Basso Editore: Garzanti Genere: Narrativa Data di pubblicazione: 23 aprile 2024
La serie Le indagini di Anita è composta da:
- Una festa in nero
Torino, 1935. I fari della Balilla Spider Sport fendono il buio della notte. Il fatto che al volante ci sia una donna potrebbe sembrare strano, ma non se si tratta di Anita. Sono mesi, infatti, che fa cose poco consone, per non dire disdicevoli, sicuramente proibite. Come rimandare il matrimonio con Corrado solo per il desiderio di lavorare. Oppure scrivere, sotto lo pseudonimo di J.D. Smith, racconti gialli ispirati a fatti di cronaca per portare un po’ di giustizia dove ormai non ne esiste più. Un segreto che condivide con Sebastiano Satta Ascona, direttore della rivista «Saturnalia». E a essere sinceri scrivere non è l’unica cosa proibita che fanno insieme… Ma ora qualcosa è cambiato, ed è il motivo per cui Anita si trova a bordo di una macchina. Qualcuno ha iniziato a seguirli, e con le spie meglio non scherzare, di questi tempi. Meglio fare quello che chiedono. Anche se non è giusto. Anche se le richieste minacciano di stravolgere l’esistenza pacifica degli amici più stretti: la saggia Clara, l’irriverente Candida, la dolce Diana, l’affascinante Julian, il ribelle Rodolfo e, ovviamente, Sebastiano. Il suo Sebastiano. Perché vivono in anni così difficili? Perché non possono fidarsi di nessuno? Perché non smettono di attirare attenzioni indesiderate? Anita non ha le risposte, ma i protagonisti delle storie gialle che ha imparato ad amare la esorterebbero a non avere paura. Perché il pericolo è il sale della vita. Eppure, Anita non è abituata a fuggire. Non è abituata a mentire. All’improvviso, si trova in uno dei racconti di J.D. Smith, e non ha la minima idea di come potrà andare a finire.
Stampa, librai, lettori: tutti amano Alice Basso e, grazie al passaparola, i suoi romanzi diventano grandi bestseller. Ecco a voi un nuovo romanzo con protagonista Anita, sempre più coraggiosa e spericolata. L’amore la travolge, l’amicizia la commuove, le responsabilità la fanno crescere e il destino la mette alla prova come non mai. Come una vera eroina della letteratura.
Una festa in nero è una storia di rivalsa al femminile, ideali, mistero che immerge il lettore nelle tensioni politiche e sociali dell’epoca fascista attraverso le vicende della protagonista Anita Bo.
La serie è ambientata nell’Italia degli anni Trenta, sullo sfondo una Torino messa a dura prova dalle leggi razziali, dalle restrizioni e dalle propagande pervasive. Uno spaccato autentico e coinvolgente: c’è il sabato fascista, ci sono le parate, le gare di salto in alto o le staffette per gli uomini, ma nascono anche le prime innovazioni, come il bidet, acquistato alla Rinascente per sessanta lire.
Anita è una ragazza forte e indipendente, dotata di un’innata intelligenza e di una istintiva perspicacia; una protagonista complessa che subirà una grande crescita personale. Impossibile non affezionarsi a lei o invidiarne la determinazione.
Lavora come dattilografa al servizio di Sebastiano Satta Ascona, alle Edizioni Monné. In poco più di un mese dovrà lasciare il proprio impiego per rivestire i panni di moglie devota e ubbidiente. Il suo futuro, come quello delle giovani dell’epoca, è già prestabilito e non prevede la possibilità di proseguire a lavorare.
I mesi passati davanti alla macchina da scrivere sono i momenti più belli ed emozionanti della sua giovane vita. La rivista Saturnalia è ciò di più appassionante, irriverente ed eccitante che le sia mai capitato. Ad Anita sembra che tutto vada a rotoli, che il futuro non possa portare a niente di buono.
Il signor Satta Ascona si accorge di lei, la vede, non come una semplice ragazza di bell’aspetto in procinto di sposarsi, ma coglie il suo intuito, la sua intelligenza e quella strana forma di ironia che la contraddistingue.
Si è capito che il personaggio di Anita mi è entrato nel cuore?
Merito senz’altro della brillante penna di Alice Basso che con il suo stile vivace e scorrevole è riuscita a creare un romanzo coinvolgente, con un equilibrio perfetto tra ironia e suspense.
Attorno ad Alice ruota una varietà di figure ben delineate che arricchiscono la trama e l’ambientazione storica. L’immancabile amica Clara, compagna dai tempi della scuola per dattilografe, complice di ogni avventura; la professoressa Candida, insegnante di “vita” nel cui salotto le due giovani si ritrovano alla domenica pomeriggio, una zona franca dove possono essere davvero libere, magari anche di leggere quei romanzi proibiti dal regime fascista.
L’affascinante giornalista Sebastiano Satta Ascona, con la sua intelligenza e il suo carisma sarà un personaggio chiave nella narrazione.
Ogni libro è autoconclusivo, e anche questo, nonostante sia l’ultimo della serie, può essere letto a sé stante. Alice Basso fornisce sufficienti dettagli per permettervi di seguire la trama senza difficoltà.
Mentre leggo la preoccupazione prende piede in me, cara Anita, neppure io mi sento pronta…
Le pagine scorrono veloci, l’inquietudine diventa trepidazione, e poi ancora speranza.
Il lettore non se lo aspetta, non può immaginare l’evolversi degli avvenimenti.
La storia della signorina Bo è un potente esempio di come la determinazione e gli ideali possano portare a grandi cambiamenti e di quanto sia utile non perdere mai la speranza e l’ironia.
Non posso nascondervi che mi sono sentita pervadere da un senso di malinconia nel salutare Anita, nel chiudere questo capitolo di storia con un sorriso dolce-amaro.
“[…] di questi tempi essersi trovata un partito bello, ricco e soprattutto buono non è roba da poco. È più di quanto una ragazza possa mediamente sperare per la propria vita. Glielo invidiano tutte, Corrado. Però. Però non è Sebastiano.”
“Perchè le sembra che il futuro non possa portare niente di buono? Non è mica abituata a queste raffiche di angoscia. Stava meglio quando era una sciocca”