Recensione: “Una moglie per il capitano” di Stephanie Laurens (serie I quattro avventurieri #2)
Londra – Sierra Leone, 1824 – Robert Frobisher deve mettere da parte ancora per un po’ il desiderio di piantare radici e crearsi una famiglia. Adesso, infatti, spetta a lui il compito di portare avanti la missione intrapresa dal fratello Declan, scovando un accampamento in cui dei mercanti di schiavi tengono prigioniere le loro vittime. Non può di certo immaginare che la sua strada stia per incrociarsi con quella della bella Aileen Hopkins, anche lei a Freetown in cerca di notizie sulla scomparsa del fratello William. Tentare di escludere Aileen dalle indagini si fa sempre più complicato per Robert, soprattutto ora che capisce di provare per lei qualcosa che va ben oltre l’istinto di protezione. E se Miss Hopkins non fosse solo la sua compagna per questa spedizione, ma potesse diventare anche qualcosa di più
I suoi occhi si erano abituati alla penombra, perciò cominciò a vederci piuttosto bene. Abbastanza da osservare la postura eretta, la maniera sicura e competente con cui stringeva la pistola in grembo e l’inclinazione di comando della sua testa… tutti dettagli che chiunque fosse stato bravo a leggere le persone avrebbe interpretato come indizi di uno spirito inflessibile. Proprio quello che gli mancava: una complicazione femminile decisa e tenace. La sua idea di sfoggiare il proprio fascino diplomatico per convincerla a tornare a casa svanì come nebbia in una burrasca. Mentre la guardava, gli occhi della giovane, che erano rimasti sempre fissi sulla casa di Undoto, si socchiusero pensierosi. Stava escogitando qualcosa… i tasselli di tutto quello che aveva scoperto si ordinarono nella mente di Robert. Mentre lui l’aveva cercata ovunque, camminando di soppiatto per le strade di Tower Hill, appostandosi ad osservare le signore che arrivavano agli eventi mondani serali oppure sorvegliandole dai vicoli durante il giorno, lei per tutto il tempo era stata lì, sotto il suo naso. Seduta in quella carrozza a sorvegliare Undoto.
Prosegue con questo secondo capitolo la missione dei fratelli Frobisher, dopo il ritorno di Declan e della moglie Edwina le cui avventure abbiamo seguito in “Missione per due”, ora tocca a Robert fare vela con il bellissimo vascello” Trident “verso Freetown. Al suo arrivo a Londra infatti, Robert è stato aggiornato su ciò che sta accadendo in Sierra Leone e il Duca di Wolverstone gli ha affidato la parte successiva dell’azione, trovare il campo dove i prigionieri sono tenuti e riportare la notizia a Londra, in modo tale che la marina possa preparare una spedizione di recupero, senza mettere in allarme i mercanti di schiavi che hanno rapito giovani ufficiali, donne e bambini. Al contrario del fratello, giunto con la sua nave direttamente in porto, Robert nasconde il suo vascello troppo conosciuto in una parte di mare non visibile dalla città, ed entra a Freetown senza farsi riconoscere cominciando le sue indagini. Ma ben presto viene a conoscenza che c’è qualcun’ altro che sta facendo le sue stesse domande, Aileen Hopkins, la sorella di uno degli ufficiali scomparsi. Trovare la giovane donna non sarà facile, ma convincerla a desistere dall’impresa si rivelerà impossibile. Tenace, testarda e dal carattere fortissimo, si rivelerà una donna dalle mille risorse e Robert, che ha sempre pensato alla donna della sua vita come ad una creatura dolce e remissiva, scoprirà di volere ben altro.
Un personaggio fortissimo e molto carismatico quello di Aileen Hopkins, una donna che ha tre fratelli tutti in marina e che, quando in Inghilterra arriva la comunicazione della sua scomparsa, non crede neppure un’istante alla possibilità che il fratello abbia disertato per fare fortuna nella giungla. Giunta in Sierra Leone comincia ad indagare per conto suo, ben presto infatti si è resa conto che nessuno sembra dare credito alla possibilità che la gente scomparsa sia stata rapita, scaltra e ben armata, sta seguendo da tempo le tracce lasciate dal fratello quando Robert è costretto a rivelarle la sua missione, chiedendole di non proseguire e di lasciare che lui la porti a termine. Aileen non accetta di essere messa da parte è convinta di poterlo aiutare e, ben presto, anche il giovane capitano si rende conto del considerevole contributo che può dargli la vivace intelligenza della ragazza. Ma una domanda di troppo la mette in grave pericolo e, per la prima volta, pur di salvare quella donna che ha conquistato il suo cuore, Robert rinuncia ad un piano accuratamente preparato. La missione sembra compromessa, ma ciò che Aileen riesce a scoprire mentre è nelle mani dei mercanti di schiavi permetterà loro di avere una nuova pista.
Il primo libro di questa serie è stato penalizzato dalla lentezza di alcune parti, ma in questo secondo capitolo molto più dinamico le cose si presentano diversamente. Si comincia a percepire che c’è molto di più di quanto appare in un primo tempo, più ci si avvicina ai rapitori, più il piano appare complesso e ben presto si scopre che i suoi tentacoli si spingono fino a Londra, dove personaggi in vista sono parte di un grandioso progetto. Anche i vertici della marina sembrano compromessi e per i fratelli Frobisher diventa sempre più difficile sapere a chi potersi rivolgere in questa delicata missione, ma nelle ultime pagine abbiamo avuto il piacere di scoprire che Wolveston ha chiamato in aiuto alcuni dei personaggi già apparsi nelle precedenti serie dell’autrice: “Black Cobra” e “Bastion Club” e credo che questo darà alla serie un ulteriore sprint. La coppia Aileen /Robert convince e risulta davvero interessante, entrambi hanno un carattere combattivo e una vivida intelligenza e si compensano a vicenda dando vita a dialoghi brillanti. Le scene passionali, da sempre una delle cose che amo di più di quest’autrice che adoro, sono ben fatte e bollenti, niente pavide e ritrose vergini per la Laurens, ma donne pronte ad abbandonarsi alla passione quando trovano l’uomo giusto. Fra fughe per salvarsi la vita, appostamenti nella giungla e la ricerca di indizi, la trama non ha momenti di noia, e questa è la Laurens che mi piace.
È un libro che ho letto con molto piacere e in pochissimo tempo. Sono già in attesa di scoprire come Caleb, il terzo avventato e impavido fratello Frobisher, intenda portare a termine la prossima parte della missione. Una trama piena di accadimenti, una bella storia d’amore e una famiglia di capitani che si stanno rivelando sempre più affascinanti. E se il primo libro di questa serie non mi aveva del tutto convinto questo nuovo capitolo mi ha fatto sicuramente cambiare idea.