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Recensione: “Una proposta per la gentildonna” di Julia Justiss (serie Le canaglie di Oxford #3)

Care Fenici, Lucia ci parla di “Una proposta per la gentildonna” di Julia Justiss

Inghilterra, 1830 ca. – Cresciuto con il marchio infamante di figlio illegittimo, Ben Tawny, deputato di Westminster e politico di successo, vuole evitare che qualsiasi donna subisca l’onta a cui è stata sottoposta sua madre. Specialmente se l’oggetto di una scommessa da parte di un gruppo di aristocratici dissoluti è la bella e dolce Lady Alyssa. Oltre a essere una talentuosa pittrice, infatti, Alyssa è anche una giovane affascinante a cui Ben fatica a resistere e, così, decide di essere lui l’uomo che dovrà sposarla. Lei accetta, ma, reduce da un padre oppressivo, non vuole legami che la possano privare della libertà. Per questo sceglie di viaggiare per l’Inghilterra realizzandosi professionalmente, mentre il marito resta a Londra per lavoro. La lontananza, però, rende più chiare molte cose e, con l’aiuto di Ben, Alyssa scopre che l’amore non è necessariamente una prigione, anzi…

Alcuni elementi essenziali, erano sicuri: la sua specchiata integrità, il senso dell’onore fiero, quanto quello di lui, l’intelligenza acuta e l’eccezionale talento artistico…il tutto racchiuso in un corpo voluttuoso che era ansioso di esplorare. Sapeva anche che lei aveva amato un uomo che le era stato strappato, un uomo che forse piangeva ancora. Un uomo che l’aveva considerata la sua amata, non una donna da sposare per senso del dovere. Avrebbe fatto del suo meglio per convincerla che era sinceramente attratto da lei. Non avrebbe cercato di ingannarla con false dichiarazioni d’amore, ma conosceva almeno un modo per dimostrarle il suo apprezzamento con piena convinzione. Gli bastava pensare alla loro imminente unione fisica perché il desiderio gli accendesse il sangue.

Lord Harleton è un uomo odioso, sempre intento a primeggiare senza curarsi di nessuno, e in perenne competizione con il suo amico/nemico Conte di Denbry, a cui nell’ultimo periodo ha portato via sia una coppia di cavalli che era intenzionato a comprare, sia l’ultima ballerina di cui si era invaghito. Per questo, Denbry è intenzionato a vendicarsi facendo in modo che Harleton e la sua famiglia siano coinvolti in uno scandalo, e per riuscirci indice una scommessa fra “gentiluomini”, che consiste nel sedurre sua sorella Lady Alyssa, che è ormai considerata una zitella, e poi abbandonarla. Nell’ignobile scommessa viene coinvolto anche Ben Tawny, un uomo che Lord Harleton ha sempre umiliato per la sua condizione di figlio illegittimo; sono infatti tutti convinti che approfitterà dell’occasione per pareggiare i conti con l’ex compagno di scuola. Ma Ben non ha dimenticato come veniva trattata la madre e per questo, pur non conoscendola, si reca da Lady Alyssa per avvisarla e offrirle il suo aiuto. Alyssa è ben diversa dal fratello, il modo in cui è sempre stata trattata dal padre, un uomo che non ha mai perso occasione di sminuirla e non le ha risparmiato violente punizioni, l’ha da tempo convinta di non volersi sposare mai, il suo unico desiderio è poter dipingere e disegnare e, con il tempo, avere accesso al denaro che una zia le ha lasciato per poter viaggiare. Il giovane deputato rimane molto colpito da questa venere tascabile, che pensa  di non essere bella e che possiede un grande talento, e nonostante la giovane rifiuti il suo aiuto convinta di poter gestire la situazione, decide di rimanere nei paraggi per evitare che le accada qualcosa. Alyssa ha un piano preciso, ma non può niente contro la cospirazione di uomini che vogliono la sua caduta.Solo il tempestivo intervento di Ben la salva, ma in questo modo si troveranno in una situazione insostenibile.

La serie “Le canaglie di Oxford” presenta un nuovo tipo di personaggio maschile, non c’è più solo il classico nobile cui siamo abituate, ma anche uomini comuni che dopo aver studiato sono diventati il nuovo volto della politica, ansiosi di cambiare le vecchie leggi e proiettati verso il futuro, lottano per dare un nuovo volto all’Inghilterra. Oltre a Ben infatti, finora abbiamo visto anche David il suo amico, protagonista del libro precedente “Appuntamento con la duchessa”, figlio di un modesto fattore che, grazie all’influenza di amici, è riuscito a diventare deputato, e con grande scandalo, sposare la sua amica di infanzia vedova di un Duca e madre del suo erede. Mentre in “Incontri proibiti con il Visconte” abbiamo avuto modo di seguire la scoppiettante storia fra Lady Margareth e Gyles Hadley. Neppure Ben ha un titolo nobiliare essendo figlio illegittimo ma, nonostante i loro rapporti non siano mai stati idilliaci, ha potuto contare sull’aiuto finanziario del padre il Visconte Chilford, l’uomo che lui è convinto abbia ingannato la madre, ma durante la lettura conosceremo anche la verità sulla loro storia, e i due uomini si riavvicineranno.

I protagonisti di questa serie storica si avviano verso la modernità, sono uomini e donne che intendono seguire le loro aspirazioni, che hanno degli ideali e che lavorano, in questo libro non ci sono balli pieni di debuttanti ma discorsi sulle Riforme necessarie affinché il popolo possa godere di nuovi diritti. Ben desidera che la moglie partecipi al suo lavoro, le dimostra il suo amore lasciandola libera di poter viaggiare e dipingere, esortandola a non servirsi di un nome maschile per pubblicare le sue opere, e quando si trova in difficoltà è lieto di accettare il suo aiuto. È’ un bel libro, che racconta di un epoca di passaggio, forse ha un’atmosfera meno romantica, ma un modo più moderno di vivere il rapporto coniugale almeno fra le canaglie e le loro mogli. Ci sono delle belle scene passionali, ben scritte ed intriganti e una vergine meno ingenua di come siamo abituati, la scrittura dell’autrice come al solito è fluida e piacevole, e anche se questa non è l’epoca che preferisco, è uno storico molto ben fatto e una lettura gradevole.

 

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