Recensione: Una ribelle per il cavaliere – Serie: Notorius Knights volume 1 di Melissa Oliver
Titolo: Una ribelle per il cavaliere
Autore: Melissa Oliver
Serie: Notorius Knights volume 1
Genere: Romance storico
Editore: Harper collins Italia
Data di uscita: 20 Novembre 2020
Una ribelle per il cavaliere
Il mistero del cavaliere
Il ritorno del cavaliere perduto
The Knight’s Convenient Alliance
Inghilterra, 1215
Eleonor di Tallany sa che il suo popolo è eccessivamente gravato dalle tasse imposte da Re Giovanni e, in gran segreto, sta facendo la sua parte per opporsi a questa ingiustizia, guidando un gruppo di ribelli. Così, quando le viene ordinato dallo stesso re di sposare Hugh de Villiers, un cavaliere a lui fedele, per quanto lo trovi affascinante, è furiosa. Tuttavia la vita coniugale si rivela più gradevole di quanto si fosse aspettata e, anzi, le premure di Hugh sembrano in grado di guarire le profonde cicatrici lasciate nel suo animo e sulla sua pelle dalla crudeltà del precedente marito. Ora Eleonor è ancora più determinata a far sì che nessuno scopra che proprio lei, in realtà, è il famigerato fuorilegge che Hugh è incaricato di trovare e accompagnare alla forca.
Care fenici,
con questo primo libro della serie Notorious Knight, Melissa Oliver ci ripropone il mito di Robin Hood, in una versione interamente al femminile.
Eleonor di Tallany è molto diversa dalle nobildonne del suo ceto: è scaltra, caparbia e intollerante a ogni forma di slealtà e ingiustizia. È proprio questo spiccato senso dell’onore che la porta a vestire i panni di Le renard, capo di un gruppo di ribelli che assalta le carovane trasportanti forzieri destinati a riempire le casse del sovrano. Eleonor non riesce a tollerare le pesanti tasse che re Giovanni impone a un popolo sempre più stremato e affamato, e non esita a rischiare la propria vita per aiutare la sua gente.
La situazione, già precaria, si complica quando il monarca combina un matrimonio tra la donna e uno dei suoi più fedeli cavalieri, Hugh de Villiers.
Hugh è un figlio cadetto, senza terra e senza particolari ricchezze, ma gode del favore del regnante a cui ha salvato la vita. La lealtà a re Giovanni è uno dei punti saldi nella vita del guerriero, e per questo accetta di buon grado l’ordine di sgominare la banda di fuorilegge.
Tutti i propositi di Eleonor di mantenere un rapporto distaccato e freddo con l’uomo che le è stato imposto cedono lentamente, mentre impara a conoscere il marito.
Una ribelle per il cavaliere è una lettura davvero appassionante, sia per la storia avvincente e avventurosa che per i protagonisti che mi hanno rubato un pezzo di cuore. Eleonor e Hugh sono così uguali e al tempo stesso diversi, entrambi fedeli e leali ai propri principi e valori, forti nelle loro fragilità e perfettamente delineati nella caratterizzazione. È stato davvero semplice provare un’empatia diretta e immediata per due personaggi così positivi.
Ho trovato davvero molto bello ed emozionante lo sviluppo del loro rapporto. È un sentimento che brucia e cresce lentamente, alimentato da piccole attenzioni reciproche e dalla voglia di imparare a conoscersi e comprendersi.
Il romanticismo la fa davvero da padrone, dato che non ci sono grossi colpi di scena, ma la narrazione accompagna il lettore in maniera fluida e graduale in questo viaggio emozionante.
Ho cominciato il libro credendo di avere tra le mani una lettura “da passatempo”, leggera e poco impegnativa, ma ne sono rimasta conquistata.
Consiglio questa storia a chi è alla ricerca di un romanzo dai toni cavallereschi, in cui, però, non ci sono damigelle sprovvedute incapaci di badare a loro stesse ma donne intraprendenti che hanno voglia di far conoscere il proprio valore. Inoltre, se non disdegnate una lettura con una buona dose d’azione e con un’evoluzione lenta e ponderata, Una ribelle per il cavaliere fa proprio al caso vostro!