Recensione: Una scommessa per la lady di Vivienne Lorret

Londra, 1825.
Possono due innamorati destinati l’uno all’altra trasformarsi in acerrimi nemici? Purtroppo sì, se il giorno dopo essere stati sorpresi a scambiarsi il primo tenero bacio lei accetta di sposare un anziano, sgradevole ma danaroso gentiluomo, spezzando il cuore al giovane. Benché siano passati cinque anni, Juliet, ora vedova, non ha mai dimenticato quel bacio che le ha toccato l’anima, eppure è chiaro che Max, ora Marchese di Thayne, non l’ha perdonata, anzi sembra sopportare a fatica la sua presenza, al punto da coinvolgerla in una scommessa per riuscire ad allontanarla per sempre da Londra. Tuttavia Juliet ha sofferto troppo per rinunciare alla felicità che potrebbe ottenere con lui adesso ed è disposta a tutto pur di conquistarla!

Questo libro è stato lo sblocco di cui avevo bisogno. Da un po’ ero ferma con la lettura e nessun romanzo che iniziavo mi prendeva, fino a questa meraviglia.

Non sempre ho letto libri che rispecchiavano i miei gusti e che contenevano amore, ironia fra i protagonisti, caratteri forti, passione bruciante e trama avvincente ma devo dire che questo li comprendeva tutti.

Juliet White e Max Harwick si sono ritagliati un posto nel mio cuore dall’inizio alla fine della storia.

Lei è una ragazza molto bella che è sempre stata considerata vuota e puramente ornamentale da tutti, anche dai suoi genitori. Questa consapevolezza la fa chiudere molto in se stessa e riesce ad aprirsi solo con il suo amico Max con cui condivide molte passioni. Tutto precipita la sera della sua mancata proposta e del bacio che si scambia con il suo amico Max che le rovina per sempre la reputazione dopo essere stati scoperti in biblioteca dagli invitati. Il passo successivo sarebbe dovuto essere solo uno ma il padre di lei decide diversamente e la sua vita cambia per sempre.

Juliet, dopo i cinque anni trascorsi lontano da Londra, ritorna vedova, più forte e spensierata,  alla ricerca della propria indipendenza e contraria a sposarsi nuovamente.

Max è un primogenito che ha dovuto vivere all’ombra del primo figlio della madre per tutta la sua adolescenza; lui era il preferito di suo padre pur non essendone l’erede. Il nostro protagonista è un uomo colto, molto affascinante che si interessa alla politica e di buon cuore.

Da sempre innamorato di Juliet, quando lei  sparisce dopo il loro bacio, i sentimenti puri e bellissimi che provava si tramutano in rabbia e risentimento.

La loro storia è bella davvero, dopo lo scandalo del bacio, la fuga, il matrimonio di lei e il suo ritorno da vedova a Londra non sapevo davvero come la trama potesse procedere, certo il finale era chiaro ma è stato il come a incuriosirmi. Posso solo dire che gli scontri verbali, le frecciatine e le scommesse fra i due non mancano e infatti sono considerati nemici da tutto il ton.

Il sentimento è sempre presente nel cuore di lui ma cresce in modo più prudente in quello di lei, il loro amore brucia nel momento in cui entrambi provano lo stesso, quando se ne rendono conto non tutto va come dovrebbe; insicurezze passate minacciano la loro felicità ma per fortuna la mente brillante di Juliet porta a una felice soluzione a tutti i problemi.

Le vicende quindi iniziano nel 1820 a Londra e proseguono cinque anni dopo con il ritorno di Juliet, i personaggi secondari quali la madre di Max, la cugina vedova di Juliet e la sua fidata cameriera hanno reso la storia ancor più avvincente.

Ho apprezzato la particolare attenzione che la scrittrice mette nei dettagli, che sia il colore dell’abito o il profumo di una stanza, mi hanno aiutato molto a immergermi completamente nel libro. 

La passione fra i due non manca, come la tensione che è  palpabile in ogni situazione e anche mangiare un pasticcino diventa un momento erotico. Il tutto senza mai essere volgare o eccessivo.

Vorrei poter raccontare altro ma non posso privarvi del piacere che ho provato nella lettura di questo romanzo, recupererò sicuramente gli altri volumi di questa serie visto che questo da me letto non era il primo ma in ogni caso, vi posso assicurare, i riferimenti alle altre coppie sono sempre chiari e ben spiegati.