Recensione: “Una tata per gli atleti” di Cassie Cole
Autore: Cassie Cole
Genere: Harem inverso
Editore: Juicy Gems Publishing
Data di pubblicazione: 4 Febbraio 2024
Tre atleti professionisti dal corpo statuario. Una ragazza single. E una bambina che li riunirà tutti.
Quando sono arrivati per iscrivere i loro cani alla pensione, ho pensato che fossero solo tre uomini estremamente belli.
Non sapevo che fossero i tre atleti più famosi di St. Louis.
Christian, lo stoico quarterback dalle spalle larghe che trasuda carisma, fascino e sicurezza da tutti i pori.
Braden, il biondo wide receiver molto impertinente, buffo e malizioso.
Logan, noto come Toronto Terror, gioca a hockey come ala sinistra. Più che parlare, ringhia, ed è un attaccabrighe anche quando non gioca.
Un giorno, sono venuti a portare i loro cani alla mia pensione; dei clienti normali, nulla di particolare.
Ma senza neanche sapere come, mi sono trovata in una limousine a pomiciare con Christian e Braden, mentre Logan mi scrutava coi suoi occhi intensi, pensando che non lo vedessi.
E poi, un giorno, Logan mi lascia sua figlia, senza preavviso.
Vuole che la badi? Io bado i cani, non i bambini.
Ma presto, la bambina conquista il mio cuore ancora più dei tre atleti…
Si tratta di una lettura piacevole, che non è più complessa di ciò che ci si può aspettare, ma non superficiale. Se cercate grandi approfondimenti sentimentali o introspettivi, non è questo il libro giusto.
Innanzitutto, trattandosi di harem inverso, ricordo che tra gli uomini non c’è alcun legame amoroso. Si tratta di tre sportivi (due giocatori di football e uno di hockey) che amano condividere. Hanno già avuto una relazione poliamorosa insieme in passato e hanno desiderio di replicare, trovando una donna di ampie visioni e disponibile con cui condividere questa esperienza in modo serio e continuativo. Quando incontrano Beth iniziano a pensare che potrebbe essere la persona giusta per accettare una proposta così fuori dagli schemi.
All’inizio, per quanto sia chiaro a tutti i protagonisti che non si tratti di sesso occasionale finalizzato all’esplorazione del proprio erotismo, vi sono ben pochi richiami allo sviluppo di sentimenti affettivi. Ma anche in seguito l’impatto emotivo è presente ma non intenso e struggente. Dal punto di vista romantico, insomma, a mio avviso la trama fa un po’ acqua. Il rapporto tra gli uomini ha un che di goliardico e competitivo, mentre sono del tutto dediti al coccolare o corteggiare Beth, a turno o insieme.
Avevo incontrato Beth al canile, avevo provato qualcosa, e quella sensazione era cresciuta ogni volta che l’avevo rivista. Una sensazione di speranza. Una sensazione di possibilità. Mi chiedevo come sarebbe stata, realmente. Non sapevo se saremmo stati compatibili, né se avrei potuto mostrarmi vulnerabile con lei. Ma sapevo che c’era una possibilità, per la prima volta dopo un anno.
Indubbiamente ci sono scene erotiche forti, molto frequenti, piccanti e acrobatiche.
La trama è di discreto spessore, con problematiche individuali che vanno a creare qualche ostacolo, abbastanza per non lasciare una storia banale, ma non troppo complesse da far pensare a una forzatura per una risoluzione affrettata.
Beth deve fare i conti con un ex idiota e manipolatore, mentre a Logan viene inaspettatamente affidata una bambina con difficoltà di inserimento nella società. Per quanto riguarda Braden e Christian, anche se sono giocatori di football famosi e molto quotati che sembrano vivere una vita perfetta (per quanto a volte sottoposti a molta pressione), subiscono il fatto di essere “pedine” da acquistare e vendere tra società sportive.
Sembra tanta carne al fuoco, ma per fortuna non tutta viene cotta allo stesso tempo o con la stessa intensità: ci sono temi un po’ più permeanti e altri che vengono inseriti al momento giusto e che non vanno a creare una complessità eccessiva alla trama.
A questo si aggiungono alcuni problemi caratteriali, in particolare di Logan, tra i quattro il personaggio che ha una caratterizzazione più piena e di spessore. È un uomo intenso, scorbutico, chiuso, dal passato doloroso e tormentato, che viene messo in una situazione così scomoda per uno come lui da regalare a questo personaggio uno scettro piuttosto impegnativo tra i quattro.
Gli altri sono personaggi sì caratterizzati, ma in modo piuttosto bidimensionale. Braden è un ragazzo vivace, scanzonato e divertente come il suo golden retriever; Christian è affidabile e controllato, senza eccessi, come il suo pastore tedesco; infine Beth, empatica e di mente aperta, è sufficientemente flessibile e capace di gestire tutti loro, proprio come una dog sitter.
“È bello poterlo dire ad alta voce” sussurrò. “Non l’ho mai detto a nessuno.” “Neanche… a lei?” “No. Avevo paura di dirglielo.” “Paura di cosa?” chiesi. Nell’abbraccio, sentii che alzò le spalle. “Di essere troppo aperto. Di spaventarla. Di farle credere che fossi debole.”