Recensione: “Un’alleanza pericolosa” di Jennieke Cohen
Care Fenici, quello che mi accingo a recensire è un romanzo davvero intrigante, che affronta con grazia e attenzione tematiche molto delicate.
Siamo nel 1817 e Lady Victoria Aston è la secondogenita di un antico casato, la cui sorella da poco si è sposata con quello che sembra essere un marito perfetto. Lei è uno spirito libero e indipendente, che ama la vita in campagna e non avendo su di sé il peso della primogenitura si dedica con passione ad attività di ogni sorta. Indossa abiti maschili e gestisce la tenuta della famiglia con il piglio di un uomo esperto, tralasciando con piacere quelle che sono le attività ritenute, nella sua epoca, consone a una vera Lady. Così si prepara ad affrontare la Stagione londinese a cuor leggero, fin quando in una sola notte la sua vita subirà un terribile sconvolgimento: la sorella è in fuga da un marito violento e una gabbia dorata che la stava uccidendo.
Questo incipit, che dà il via alle varie vicende, è il primo punto di forza e novità che l’autrice ci propone, rivelando un lato nascosto e poco conosciuto dell’epoca vittoriana. Di fatto ho scoperto per la prima volta che, pur con molte difficoltà, per una donna era possibile separarsi dal marito, poiché sin da subito la famiglia Aston si preoccupa di come far cessare il matrimonio della figlia Althea con lo spietato Visconte Dain. Pregevole è la ricostruzione storica dell’istituzione della separazione. Oltre agli ostacoli per ottenerla e alla sconvolgente verità che l’arrivo di Lady Althea porta con sé, la nostra protagonista si troverà a dover risolvere una questione davvero scottante: per mettere a riparo il patrimonio di famiglia dall’odiato cognato, dovrà assolutamente trovare marito! Sconvolta da questa prospettiva, ma desiderosa di aiutare i propri cari, Victoria non si darà per vinta e ispirandosi alle eroine della sua autrice preferita, Jane Austen, si cimenterà in questa ricerca, fra intrighi, attentati e balli di alta società. Con l’irriducibile forza d’animo che la contraddistingue, assisteremo alla sua crescita e all’acquisizione di una maggiore consapevolezza della durezza del mondo reale.
La trama di questo romanzo è avvincente, ben costruita, con notevoli colpi di scena che mantengono alta la tensione del lettore.
I personaggi sono ben strutturati, al punto che non si riesce a vedere con chiarezza lo schema degli intrighi, garantendo l’effetto sorpresa sul finale. Inoltre, nel rendere la caratterizzazione dei vari personaggi, Cohen Jennieke li presenta a tutto tondo con virtù e oscuri difetti, evidenziando con maestria i conflitti familiari e interiori che attraversano l’intero arco narrativo. Questa varietà di caratterizzazioni fa sì che il lettore finisca con lo schierarsi di volta in volta dalla parte di uno o dell’altro personaggio, finendo per aderire perfettamente alla confusione della protagonista. Persino nel rapporto fra lei e la sorella ci sono momenti in cui mi sono sentita furente! Devo ammettere che era un po’ che non mi veniva voglia di schiaffeggiare con il guanto un personaggio letterario! Da questo si evince il grande merito di questa autrice di riuscire a creare un vero coinvolgimento emotivo nel lettore.
Ho già detto quanto abbia apprezzato la completezza e l’accuratezza della ricostruzione storica dimostrata dalla scrittrice, che dà prova di un attento e genuino studio dei costumi dell’epoca, affrontando tematiche poco note e per questo maggiormente apprezzabili.
Una lettura che consiglio vivamente, perché il mix fra intrighi, amore e passioni non deluderà nessuno.