Recensione: “Unfair Terms” di SM May (serie Secret Agreements #2)
Buongiorno Fenici, oggi Lucia ci parla di “Unfair Terms” di SM May (serie Secret Agreements #2)
Noah Kress ha sempre avuto due immutabili punti di riferimento: la sua azienda di private equity e il suo lavoro segreto al Circolo, uno dei club più esclusivi di Boston. Eppure, da pochi mesi c’è una nuova stella nel suo cielo: Martin Scheer, l’amante più difficile e il gestore di un impero finanziario a cui può ambire solo da lontano. Perciò l’unica cosa che Noah può fare è stare attento a non scottarsi, perché Martin è abituato a brillare senza altri comprimari intorno e il suo passato è in grado di bruciare tutto ciò che gli sta troppo vicino.
Parker Andolfi è tanto vincente nel ruolo di esperto di contrattualistica e diritto finanziario, quanto è fragile nella propria solitudine e in una ricerca d’affetti che sinora è stata la principale causa della sua rovina. Lud il Rosso, il dom più esperto del Circolo, potrebbe riportare il giusto ordine nel caos in cui sta lentamente precipitando, ma prima Parker deve dimostrare di valere abbastanza per invogliarlo a fare un tentativo.
Certo, non era proprio amore (Noah rifiutava di discutere anche soltanto sulla mera formulazione del concetto, quando si trattava di riferirsi a se stesso), ma era comunque un sentimento genuino, per quanto non facilmente incasellabile nelle tipologie di relazioni che intesseva il resto dei comuni mortali. D’altronde, chi avrebbe potuto prevedere una possibile sintonia tra due personalità così lontane e tanto incompatibili? Lui stesso non ci avrebbe scommesso un centesimo. Eppure quei due continuavano a stare insieme, settimana dopo settimana, e parevano anche divertirsi molto, perlomeno a giudicare dal sorriso pigro e soddisfatto che ammorbidiva gli angoli della bocca di Noah ogni lunedì mattina, al termine del week-end trascorso a casa di Scheer. E anche se Parker sapeva che era sbagliato in tutti sensi provare invidia per quel legame, e che il suo capo e migliore amico si meritava tutta la felicità possibile, e che avrebbe sempre fatto il tifo per il suo successo, restava comunque doloroso vederlo così rilassato. E appagato.
Ritroviamo qui i personaggi del libro precedente, Noah Kress e il misterioso Martin, colui che è riuscito a trasformare uno dei più famosi dominatori del “Circolo” in un uomo felice di sottostare ai desideri dell’amante, anche se le dinamiche del loro rapporto sono davvero originali. Pur continuando infatti a trascorrere due serate al mese al “Circolo”, con clienti selezionati, Padron Noah non può resistere al fascino quasi intossicante del maturo finanziere. Infatti, dopo il contratto iniziale, che li ha legati, ora la loro è una relazione che non prevede, però, il sentimento o la gelosia.
Solo un rapporto negoziale, nessuno strascico di altro genere.
La felicità di Noah si contrappone ai problemi di Parker, che stenta a dimenticare la brutta avventura che lo ha visto protagonista delle ultime pagine di Secret Funding, dove la sua ingenuità lo ha fatto quasi uccidere. I flashback di quei momenti terribili lo angosciano, così come il ricordo della gentilezza di Padron Ludwing, che durante il periodo in ospedale si è occupato di lui, sparendo non appena dimesso. Adesso però sia Parker che Noah hanno un obiettivo da raggiungere, un grosso affare che li porterà nei mercati orientali e che permetterà al giovane broker di dimostrare all’amante di essere un suo pari. Ma in questo modo si ritroverà a lottare con qualcuno che fa parte del passato di Martin e che intende usarlo per vendicarsi del finanziere.
Questo secondo capitolo ci permette di conoscere meglio il personaggio più affascinante e misterioso della serie, Martin Scheer. Ricchissimo, solitario, all’apparenza incapace di sentimenti, pianificatore. Nelle prime pagine vediamo per qualche istante un Martin diverso, un uomo che amava ed era riamato e che ha perso tutto. Il suo desiderio di mantenere una relazione, solo a livello fisico, appare allora come il tentativo di non rischiare più di provare un dolore così grande. In Noah vede molti dei suoi difetti giovanili, e se in un primo tempo ha solo voluto dargli una lezione di vita, ben presto quel ragazzo testardo è riuscito a scalfire la sua corazza, e questo ha messo in moto una vendetta covata a lungo. Noah d’altro canto prova una grande ammirazione per lui e, nonostante i patti fra loro siano chiari, è terrorizzato all’idea di perderlo, convinto che se non si dimostrerà all’altezza, lui ben presto troverà qualcun altro, rendendolo in questo modo un bersaglio perfetto di un uomo che non è riuscito a togliersi Martin dalla mente. Un’ossessione, la sua, che ancora una volta ribadisce il fascino ammaliante che Martin riesce a esercitare. Mentre tutto questo avviene, Parker avrà modo di confrontarsi con Ludwing, che è tornato in città, ma nonostante un intenso incontro con le sue corde, la loro relazione sembra destinata a finire ancora prima di cominciare. Ma Parker ha deciso di non arrendersi e tutto è rimandato all’ultimo capitolo di questa trilogia che spero di poter leggere presto.
È un libro che parla di BDSM in modo assolutamente atipico, quello che vi troverete a leggere. Niente dolore, solo una piacevole parentesi con del Shibari eseguito da Ludwing. Come già era accaduto nel primo capitolo, il rapporto fra Noah e Martin esplora una componente del BDSM che viene spesso sottovalutata, ma che in realtà è estremamente importante: la fiducia totale che il sottomesso prova nei confronti del dominatore, il desiderio di affidarsi alle sue cure, limiti e regole al posto delle fruste. Ma avremo ben poche occasioni di vedere Martin all’opera, non c’è infatti molto sesso in questo libro, ma non se ne avverte la mancanza e la storia si snoda in grande scorrevolezza. Anche il mondo finanziario dà un tocco di originalità, vi troverete spiegazioni su termini tecnici usati in questo campo senza che questo in nessun modo appesantisca la narrazione, ma anzi la renda ancora più interessante.
Ancora una volta l’autrice stupisce per la sua capacità di scrivere storie originali, e la creazione di personaggi che colpiscono la fantasia, risultando davvero inusuali. Una lettura piacevolissima e intrigante, che fa passare ore di svago, e che lascia con il desiderio di sapere cosa accadrà adesso nella vita di Parker e cosa sarà disposto a fare per catturare l’elusivo Padron Ludwing. Spero in una pubblicazione a breve.