Recensione: Velhot di Chiara Bastianelli
Titolo: Velhot
Autore: Chiara Bastianelli
Genere: Dark Fantasy
Editore: Self Publishing
Data di pubblicazione: 31 marzo 2022
Età di lettura consigliata: +14
«Vieni, accomodati al mio fianco.» Clara vive da vent’anni in un villaggio bigotto che le sta troppo stretto. La speranza di un cambiamento viene improvvisamente riaccesa quando, nel suo piccolo paese, arriva un misterioso straniero. Clara rimane stregata dal fascino antico, rigido e inflessibile di quest’uomo, ma rimane inizialmente scettica, non cedendo alle parole seduttrici e studiandolo meticolosamente affidandosi alla ragione. Quello che scoprirà sul conto dell’uomo sconvolgerà completamente le sue credenze, minando le salde fondamenta sulle quali esse sono fondate.
«Puoi controllare la tua prole n-no? Allora perché n-no l’hai fatto?
P-perché non gli hai imposto di…» (…)
«Perché ero distratto! Non posso controllare sempre i loro pensieri. L’ordine era uno soltanto, quello di non farti del male.»
Ciao Fenici oggi ho una chicca per voi.
Appena letta la trama di questo romanzo ne sono stata subito attratta. Un dark fantasy con un protagonista maschile assolutamente fuori dagli schemi e dai canoni a cui tutti noi siamo abituati… e sapete quanto io adori l’innovazione, quindi già questo gli ha fatto acquistare punti.
Un age gap con i contro fiocchi, pensate infatti che tra i protagonisti il divario è di oltre quarant’anni! Fermi li e proseguite la lettura di questa recensione. So che questo può essere una nota dolente per molti, ma vi assicuro che non lo è, la prima cosa che ho pensato è stato: Oh mio Dio, praticamente sta con un vecchio!? Considerando che la protagonista Clara ha vent’anni immaginerete il mio sgomento, ma vi assicuro che non ne ho sentito minimamente il peso durante la lettura e l’autrice è stata così capace di rendere vivo il mio interesse e raccontare il sentimento profondo tra i due personaggi, che gli anni non si sentono. Ho empatizzato talmente tanto con il loro rapporto che sono quasi arrivata ad avere un fetish per gli anziani. XD
Ma andiamo al sodo, la protagonista Clara è una ragazza curiosa, una lettrice accanita con la voglia di scoprire il mondo, ma la sua esistenza è costretta nel piccolo villaggio di Borgo Asturia, che l’addita come strega per la sua costante voglia di sapere.
L’autrice ha scelto come sfondo il nostro mondo, ma l’epoca è quella del 700, compresi quindi tutti gli annessi e connessi: menti limitate, povertà, signori feudatari e lotte ecclesiastiche contro la stregoneria.
Quando nella piccola cittadina appare Sariel, Clara ne è subito attratta. Il che ha semplicemente dell’assurdo perché il nostro fantastico protagonista maschile è a tutti gli effetti un mostro con artigli e orecchie a punta, ma il suo magnetismo, il suo modo di ammaliare, il potere e il denaro affascinano e distraggono i poveri contadini ignoranti dalla sua vera essenza di demone.
Clara per quanto risulti ingenua percorre lungo la storia un percorso di crescita interiore, passando dalla paura all’amore, una versione della bella e la bestia in cui il mostro non viene convertito, anche se spesso le sue scelte possono essere dubbie e più di un occasione si vorrebbe entrare nel romanzo per darle una scrollata. Tutto ha un significato preciso e un perché che scoprirete durante la lettura, compresa l’accettazione di pratiche meschine e dolorose, nonché uccisioni anche molto vicine al cuore di Clara.
Sariel è un Dio millenario che è sceso sulla terra e la percorre in lungo e largo durante la sua lunga vita con uno scopo ben preciso, risanarlo e purificarlo.
Ho adorato il protagonista maschile che è un chiaro esempio di come leggere un libro può coinvolgere talmente tanto il lettore da distorcere l’idea di bellezza e ideale che ognuno di noi ha.
Non mancano continui colpi di scena, che invogliano il lettore a proseguire nella lettura e le briciole di mistero che vengono lasciate tra le righe amplificano la voglia di sbrogliare la matassa. Ahimè il finale è aperto perché questo è il primo volume di una quadrilogia che non mancherò di concludere. I pov sono tutti dal punto di vista femminile e infatti mi sarebbe tanto piaciuto leggere il punto di vista di Sariel.
Ho letto questo libro su Kindle Unlimited affidandomi alla trama e non alle recensioni, infatti erano molte quelle che lo denigravano in maniera anche molto pesante. Diffidate, fatevi una vostra opinione, merita di essere letto!