Recensione: “Vengo a prenderti vol.3” di Paola Barbato
Titolo: Vengo a prenderti
Autrice: Paola Barbato
Genere: Mistero / Mystery /Thriller Suspense
Editore: Piemme
Pag.: 440
Data di Pubblicazione: 3 giugno 2020
1- Io so chi sei
2- Zoo
3- Vengo a prenderti
Il caso più importante della sua vita piomba addosso all’agente Francesco Caparzo in maniera inattesa. Inseguiva lo stalker di una donna che da un anno cercava di aiutare, quando d’improvviso si era ritrovato in un vecchio capannone industriale sperduto nel nulla. Lì dentro, lo spettacolo agghiacciante di uno zoo privato, undici carrozzoni da circo che imprigionavano esseri umani in condizioni pietose, una gabbia vuota pronta ad accogliere la sua protetta e lo psicopatico responsabile di ogni cosa lì davanti a lui, armato. Un colpo di pistola sembra risolvere tutto, il colpevole ucciso, le vittime salve, Caparzo in procinto di essere incoronato eroe nazionale. Ma le cose non sono come appaiono. Tra le vittime si nasconde un complice, forse addirittura la mente che ha organizzato tutto, che dall’ambulanza riesce a scappare, dileguandosi. La caccia all’uomo ha inizio, ma non esistono piste, niente tracce, la polizia insegue un fantasma. Caparzo capisce che la chiave dell’origine di tutto quel male sta proprio nel capannone e nelle sue vittime. Indaga i segreti di ciascuno, le colpe che vorrebbero nascondere, mette a nudo i lati più oscuri delle loro anime. E mentre lui scava qualcun altro li perseguita con oggetti, simboli che solo il loro carnefice conosce. Prima capitano incidenti che la polizia considera trascurabili. Poi i sopravvissuti iniziano a morire. È tempo per Caparzo di mettere insieme i pezzi per evitare che il fantasma che sta inseguendo termini il suo lavoro.
Questo è il secondo libro che leggo della serie thriller suspense di quest’autrice italiana e devo dire che, a parer mio, l’odine di lettura andrebbe invertito. Sono partita con Zoo (vol. 2) che, sebbene sia il secondo volume di questa trilogia, credo sia da leggere per primo, soprattutto perché è proprio lì che si svolge la vera storia, quella in cui conosci i personaggi. In Vengo a prenderti (vol. 3) invece ci vengono narrati i retroscena delle vite dei protagonisti, chi e cos’erano prima di esser presi come prigionieri, trattati come animali in gabbia, rinchiusi in uno zoo. Il primo romanzo della serie Io so chi sei (vol. 1) vi consiglio di leggerlo per ultimo, perché è principalmente incentrato su Marilena, detta Lena, qui abbiamo modo di conoscerla e diventano chiari i motivi delle sue azioni che metterà in atto in questo secondo capitolo in cui funge da una protagonista.
Quindi ricapitoliamo… Vi do la mia personalissima proposta di lettura: al primo posto Zoo, seguito da Vengo a prenderti per terminare con Io so chi sei.
È una trilogia in cui vi consiglio di leggere Zoo e Vengo a prenderti uno dopo l’altro per poter chiarire la vicenda e trovare una fine, però ogni libro potrebbe tutto sommato essere autoconclusivo,
Il “quasi” protagonista principale è Francesco Caparzo, il detective che trova Anna, colei che è riuscita a scappare e a salvarsi dalla sua prigione, scarna, emaciata, ferita e con l’igiene all’ultimo posto nella scaletta delle priorità.
In Vengo a prenderti (vol. 3) l’autrice ci conduce sino al cuore del male assoluto, restituendoci una verità diversa, scomoda e difficile da accettare, fuori da ogni logica umana e questo ci tiene in pugno fino all’ultimo. Con la sua bravura è stata in grado di sconvolgerci di nuovo con questo capitolo conclusivo della trilogia. La fine, soprattutto, è un sorprendente colpo di scena in cui Alessandra, detta Sandra, la donna dal labbro leporino con numerose operazioni alle spalle e con un’infanzia sbandata, potrebbe non essere ciò che ci fa credere fin dall’inizio. La sua vita pietosa e triste è un continuo susseguirsi di violenze e azioni malvagie per la legge del contrappasso. Ma un giorno qualcosa cambia nella sua quotidianità: il cancro della mamma. Quella sarà la chiave di volta. Incontriamo poi Marilena, fidanzata dello psicopatico Saverio e conosciuta inizialmente come figlia giudiziosa; crescendo però diventa un’ingrata incosciente che scappa di casa e preferisce i ragazzi sbandati ai giudiziosi figli di papà, questo le cambierà l’esistenza.
Qui conosceremo la mente malata di una donna che ha subìto e ha inferto di tutto. Alex-Alessandra-Sandra è una donna capace di essere amica, animalista convinta, prigioniera e carnefice con un desiderio di rivalsa sull’uomo e sulla vita.
In Zoo (300 in cirillico, lingua usata anche per la descrizione dei nomi degli animali su ciascun carrozzone) conosciamo gli undici carrozzoni e il loro utilizzo con gabbie che provenivano da diversi circhi americani falliti durante i loro tour nell’ex Unione Sovietica e successivamente comprati da un collezionista di Rimini. In seguito usati come gabbie per rieducare l’animo umano, più precisamente di tredici persone scelte dal carnefice con un preciso obiettivo… ma se la vittima fosse il carnefice?
Questo diventerà il caso più importante per il detective Caparzo, un uomo lasciato tra le retrovie, su cui nessuno vuole far affidamento e a cui nessuno presta fiducia. Tutto cambia quando, all’improvviso, mentre insegue lo stalker della donna che cerca di aiutare, si ritrova davanti al capannone faccia a faccia con il presunto responsabile che impugna una pistola. Tra le vittime però si nasconde un complice, e così ha inizio la caccia all’uomo, o per meglio dire al fantasma. Si troverà a indagare sulle vite di ognuno di loro, dei loro segreti e delle colpe che tutti vorrebbero nascondere e che sono proprio il motivo per cui sono stati catturati.
Da quel momento tutto cambia, iniziano a succedere degli incidenti ai sopravvissuti, che successivamente iniziano a morire. Per il detective è il momento di unire tutti i pezzi e trovare il vero colpevole prima che termini il lavoro.
È un thriller ansiogeno che si fa leggere tutto d’un fiato, con continui colpi di scena e che ti tiene incollato alle pagine. In alcune parti ho faticato a seguire la storia, a causa dei molteplici intrecci ma, dopo un’attenta rilettura, tutto è sicuramente più chiaro.