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Recensione: Viking Chronicles di Andretta Baldanza Viking Chronicles vol. 1

Titolo : Viking Chronicles
Autore: Andretta Baldanza
Genere: Storico, Erotic Romance
Editore: Self – Publishing
Data d’uscita: 1 Dicembre 2017

Viking Chronicles 1

Viking Chronicles: L’ascesa

È Frejya che stabilisce il destino dei mortali mentre Odino si assicura che ne siano degni. Ma quando entra in gioco la dea Sjöfn, è sempre lei ad avere l’ultima parola, e nessuno può essere sicuro del proprio fato, nemmeno gli dei.
Hindalvisk, X secolo d.C.
Eric è un giovane uomo che vive secondo gli insegnamenti ricevuti da suo padre sull’onore e la giustizia. Alyssa è un’abile guaritrice itinerante. Entrambi hanno già tracciato la strada del proprio futuro, ma le rune del destino vengono rimescolate quando Alyssa viene catturata e ridotta in schiavitù da Eric stesso. Eric è un guerriero, pur non essendo un uomo violento, ed è fiero di combattere per il suo popolo ed il suo Re e di rendere suo padre Tjell orgoglioso nel Valhalla. Ha due fratelli minori a cui ha cercato di fare da padre dopo la morte di Tjell, e un fratello non umano: Ulfric, un lupo che ha salvato da cucciolo e che non si è più allontanato da lui. Preparato a condurre la vita ardimentosa ma solitaria del guerriero, cambierà decisamente cammino dopo l’incontro Alyssa che resterà al suo fianco fino alla sua ultima, difficile battaglia contro un nemico imprevisto ed insidioso. Armati soltanto del proprio onore e del proprio coraggio, Eric ed Alyssa dovranno combattere per compiere il nuovo, incredibile destino che Sjöfn ha scritto per loro.

Contiene scene di sesso esplicite

Nel X secolo d.C., in un tempo di guerre cruente e dispute tra popoli nemici, conosciamo il guerriero vichingo Eric Tjellsen, chiamato “l’Urlo di Thor”, il valoroso protagonista di questo avvincente romanzo. Durante l’ennesima battaglia tra i villaggi di Hindalvisk e Krelt, la bellissima protagonista, la guaritrice itinerante Alyssa, viene catturata e resa schiava. La sua bellezza esotica non passa inosservata e, durante il lungo e massacrante viaggio per giungere nel villaggio di Hindalvisk, viene notata da Eric, che ne rimane folgorato. Purtroppo non è il solo e la giovane rischia più volte di essere molestata da Gunther, un guerriero crudele e sanguinario, così Eric si ritrova inconsapevolmente a proteggerla.
Alyssa, tuttavia, è una ragazza ribelle e combattiva che non accetta la sua condizione di schiava, così rifiuta ogni gentilezza da parte del guerriero. Alla fine però, per proteggere e salvare la vita a Viki, una ragazzina orfana di soli dodici anni, che ha salvato dal massacro, cede e chiede aiuto a Eric, cominciando a guardarlo con occhi nuovi.
Arrivati a destinazione, la ragazza viene destinata a re Ulfrik , un donnaiolo senza rispetto per la regina sua consorte, ma fortunatamente l’aggressività di Alyssa porta il re ad allontanarla, senza essere riuscito ad ammansirla.
Eric, fortemente intrigato dalla ragazza, decide di richiederla come schiava personale! insieme a Viki.
Rinchiusa e con le catene ai piedi nella dimora degli schiavi Alyssa, nonostante tutto, riesce a farsi notare dagli abitanti del villaggio per le sue doti di guaritrice. La sua forza e intelligenza intrigano sempre più Eric che inizia ad ammirarla.
L’evoluzione del rapporto tra i due giovani avviene in modo molto naturale e con i dovuti tempi ed Eric alla fine, dopo aver rifuggito questa attrazione, è costretto ad accoglierla. Il ragazzo nella quotidianità è un intagliatore di legno molto bravo e appartiene a una famiglia nobile. La sua perplessità nei confronti di Alyssa è dovuta soprattutto alle convenzioni sociali, che non permettono l’unione con una schiava proveniente da un popolo nemico.
Alyssa inizialmente è riluttante a qualsiasi avvicinamento e si chiude in se stessa, quando però comincia a conoscere meglio Eric e la sua natura benevola, acquista fiducia e si rilassa. Il racconto è avvincente e con una sensualità latente e mai volgare, i colpi di scena non mancano e il finale è sospeso, essendo questo il primo volume di una duologia.
La descrizione dei luoghi è molto accurata e la scrittura è scorrevole e accattivante. La scrittrice è minuziosa nel descrivere gli usi e i costumi dell’epoca e ciò aiuta molto il lettore nella comprensione dell’evoluzione degli eventi. La caratterizzazione dei personaggi è particolare perché non si sofferma solo sui protagonisti, ma approfondisce anche quella di altri personaggi secondari. Lo consiglio agli amanti dei romanzi storici romantici.

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