Recensione: “Voglio amarti” di Simona Busto
“Se fossi più giovane mi vedrebbe in maniera diversa. Se fossi più giovane potrei lasciare che il nostro rapporto progredisca con calma. Se fossi più giovane lo conquisterei”. “Se fossi meno giovane mi prenderebbe sul serio. Se fossi meno giovane non sarei amico di suo fratello. Se fossi meno giovane la conquisterei”. Ambra e Daniele non possono amarsi.Non importa se quando sono vicini l’aria si carica di elettricità. Non importa se l’intesa e la passione tra loro colmano qualsiasi distanza li separi.Tra loro ci sono cinque anni di differenza. Troppi per una donna che vuole un figlio. Troppi per un uomo che non ha ancora nulla da offrirle.E quel legame intenso e passionale finisce per tramutarsi in sofferenza.Eppure quando sono insieme nulla sembra contare. Né la differenza d’età, né il forte rapporto d’amicizia che lega Daniele al protettivo fratello di Ambra. Vincerà l’amore?
Fonte della trama: Amazon
Questa è la storia di Ambra. Una storia per certi versi come tante, di una donna che ha amato e creduto profondamente nel grande amore, per poi scoprire di essere stata ingannata.
Una storia un po’ più triste delle altre perché Ambra non è più una ragazzina e con la scomparsa di Tommaso vede anche infrangersi il sogno di diventare madre e costruire una famiglia.
Rabbia, delusione e dolore diventano così i suoi tristi compagni.
Grazie all’affetto incondizionato del fratello minore e all’insistenza della fidanzata, una sera Ambra si lascia convincere a uscire con loro a cena, nel corso della quale, rivede dopo anni Daniele, l’amico d’infanzia del fratello.
Inutile dire che in lui non vi è più traccia del ragazzino che lei ricordava. Daniele ora è un uomo… e decisamente affascinante per giunta!
L’attrazione è immediata, ma sebbene entrambi siano convinti di non corrispondere alle aspettative l’uno dell’altra, i due si gettano senza indugio in quest’avventura.
Per l’epilogo dovrete leggere il romanzo, ma vi assicuro che lo farete tutto d’un fiato perché è scritto davvero bene. L’autrice riesce egregiamente a descrivere il conflitto interiore dei protagonisti senza mai essere banale né pedante.
Lo consiglio!