Recensione: “Vorrei averti qui per sempre” di Katie Ashley (Vicious Cycle Series Vol. 3)
Da quando suo padre è stato assassinato in servizio, l’agente Samantha Vargas è determinata a sconfiggere i criminali della droga. Quando il suo partner accetta il caso degli Hells Raiders, Samantha accetta di andare sotto copertura con lui fingendosi la sua donna, ma si ritrova ad essere attratta dall’uomo su cui sta indagando.
Benjamin “Vescovo” Malloy ha lavorato duramente per costruirsi una posizione sia dentro che fuori dal mondo dei biker. Di giorno lavora come meccanico, e trascorre le notti a ricostruire motociclette con la speranza di possedere un giorno un’officina tutta sua. Dopo aver preso sotto la sua ala uno dei nuovi membri del club, il Vescovo si scopre sempre più attratto dalla sua ragazza. Anche se ha deciso di abbattere i Raiders, Samantha scopre che il loro mondo non è l’inferno che pensava. E quando la posta in gioco si alza, rischia di perdere molto di più del suo cuore.
Non me lo aspettavo così!!! E stavolta non è una cosa positiva, purtroppo.
Non avete idea di quanto mi dispiaccia scrivere questa recensione, sarà stata forse colpa della troppa attesa, del fatto che i Bikers hanno su di me un ascendente pericoloso o semplicemente che gli altri due libri di questa serie, soprattutto quello di Rev e Annabel, mi erano entrati nel cuore. Dunque sono arrivata alla lettura di quest’ultimo capitolo colma di aspettative. Ho mollato anche un altro libro che stavo leggendo, per poi ritrovarmi all’ultima pagina con la speranza che di punto in bianco ne saltassero fuori altre, perché la mia adorata Katie Ashley non poteva aver scritto un libro come questo!!!
Partiamo dal principio. I protagonisti di questo romanzo, il sergente degli Hells Raiders Benjamin “Vescovo” Malloy e l’agente della ATF Samantha Vargas, abituata a incarichi sotto-copertura, richiamano alla mente il profumo di una trama intricata che molto spesso porta al compiersi delle più belle storie d’amore.
Mi duole dirvi che questa speranza, che induce a macinare pagine all’inizio, improvvisamente crolla come un castello di carte. Secondo me la scelta, non troppo azzeccata, dell’autrice è stata mutare una trama romantico-suspense nel racconto di una storia d’amore senza troppe emozioni, e anche di quelle un tantino banali.
Le scene di sesso, che tanto avevo amato nei precedenti libri di questa serie, diventano sbrigative e un po’ grottesche (mi riferisco soprattutto alla loro prima volta), ma non è nemmeno questo il momento peggiore.
I capitoli finali sono quelli che più mi hanno infastidito: lo svolgersi degli eventi senza né capo né coda, un cambio repentino della storia che ti spiazza e ti fa pensare di aver saltato dei periodi, senza il sospetto di cosa può accadere da un momento all’altro, ma solo per l’eccessiva velocità dello svolgimento dei fatti.
Per non parlare dell’epilogo, così assente di particolari, in cui si narrano eventi che non vengono nemmeno raccontati nel libro e, a mio parere, così scontato da diventare ridondante.
Insomma una trama che aveva un gran potenziale, una serie che nei primi due libri avevo amato senza riserve e non mi è piaciuta proprio sul più bello, il finale. Uffaaa!!!
Voglio sottolineare che il modo di scrivere della Ashley è sempre piacevole, mai troppo prolisso, facile da seguire. Il problema di questo libro, a mio avviso, è proprio la piega che l’autrice ha voluto dare alla storia, allontanandosi da quell’alone di mistero che fino a ora mi avevano portato ad adorare i suoi Bikers.
Detto questo, se avete già letto e conosciuto Diacono e Reverendo non potete non addentrarvi in questa lettura su Vescovo e, magari, se vi capita di non essere d’accordo con me fatemelo sapere, sarei proprio felice di ricredermi!!!
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