Recensione: White Lynx di Sophie Blackthorne

Pazzo, folle, impulsivo. Duncan Lockwood va fiero della sua reputazione, ma durante l’ultimo anno alla Northwood dovrà mettere la testa a posto: il suo compito è proteggere Nikki, la sorella del suo migliore amico. Ma una misteriosa donna con i capelli blu e il volto mascherato si insinuerà nella sua vita creando scompiglio nella sua testa problematica.

Nikki Walton ha un passato difficile, ma è l’opposto di quello che sembra. Non è ingenua, non è innocente e, soprattutto, non teme la Northwood University. Affamata di adrenalina ed esperienze al limite, inizia il college con un solo obiettivo: ottenere Duncan. E non si farà scrupoli per raggiungerlo.

“Io e lei, gli unici due pazzi a cui non bastava una notte di per sé folle, ma volevano renderla ancora più estrema.”

Il viaggio alla Northwood University sta per concludersi.

Che l’ultima caccia abbia inizio.

SI TRATTA DI UN DARK ROMANCE, LEGGERE I TRIGGER WARNING PRIMA DI INIZIARE LA LETTURA.

Folle. 

Era follia ciò che scattava quando eravamo vicini.

Lei alimentava la mia e io la sua.

Non esisteva coppia più sbagliata ma giusta di noi.

Fenici buongiorno, finalmente eccoci all’ultimo capitolo della serie Lynx che ho atteso trepidante: il volume che vede come protagonisti Duncan e Nikki.

Come per gli altri romanzi della serie, anche questo è autoconclusivo e può essere letto a sé stante pur essendo strettamente collegato agli altri.

Non vedevo l’ora di leggere di Duncan, il più folle e perverso del trio al comando del branco delle Linci. Il giullare del gruppo, instabile, tossico, un esibizionista al limite dell’alcolizzato, quale miglior soggetto per un dark romance? Un personaggio morally grey che mi ha fatto battere il cuore fin dai primi volumi. Tutto il contrario dell’innocente, sensibile e dolce Nikki.

Nuovo anno alla Èlite Northwood University e nuova caccia, ma a differenza del passato ci saranno dei cambiamenti. Vi ricordate come ci siamo lasciati? Le Linci hanno perso la caccia, un grande problema per Rylan perché Nikki, sua sorella, si è fatta bocciare di proposito pur di non passare l’anno con lui e ora spetterà a Duncan proteggerla. Nikki è considerata da tutti loro un fiore delicato dopo l’esperienza di violenza di gruppo per opera di alcuni membri del branco dei lupi.

Mason, Rylan e Duncan sono convinti che  Nikki non sarà mai più in pericolo quando farà parte delle Linci. Ma i piani sono fatti per essere cambiati e Nikki non partecipa alla caccia diventando una senza branco. Tan-tan-tan. 

Come è potuto accadere? Come mai Duncan non è riuscito a reclamarla? Come faranno a iniziare la loro relazione? Nikki è la ragazza mite che tutti credono? 

Lo potrete scoprire solo leggendo il romanzo che come gli altri merita molto. 

L’unico motivo per cui non ha ottenuto le cinque stelle è per via dei molti refusi trovati, ma che non tolgono scorrevolezza alla lettura. 

«Dopo aver fatto tanti incubi, impari a esserlo.

Ma tu, scricciolo, sei il sogno che mi accompagna 

quando non mi lasciano dormire». 

In questo capitolo della serie i protagonisti intraprendono un percorso di rinascita e presa coscienza di se stessi. Affrontano i loro demoni interiori, passati e presenti e trovano insieme una dimensione tutta loro fatta di paura, adrenalina e passione. Una pianta d’amore nata da perversione, bugie, maschere e sotterfugi, ma che allo stesso tempo ha bisogno di questa tossicità come fosse la terra per prosperare e crescere. 

Gli atti avvenuti negli anni precedenti portano strascichi nei giorni odierni, macchinazioni di antagonisti passati creano difficoltà a tutte le Linci e la riesumazione di vecchi cadaveri riapre ferite ancora non del tutto guarite.

In questo volume si affrontano temi molto forti: la violenza fisica e non sulle donne, le problematiche genitoriali, il suicidio, traumi psicologici intensi tanto, da cambiare la personalità di una persona, la perversione nel sesso come forma di scudo protettivo arrivando a utilizzare anche le armi per raggiungere il climax. Non manca mai il tema dell’amicizia e dell’amore che sono alla base di ogni romanzo dell’autrice e fanno da collante all’intera struttura.

La lettura incomincia sempre con dei trigger warning introdotti proprio dallo stesso protagonista maschile, in questo caso Duncan. 

Consiglio assolutamente questo romanzo che non mi ha deluso affatto anzi, ha confermato la bravura della penna di questa scrittrice dallo stile scorrevole, regalando un’altra perla al mondo self.

Aspetto la nuova serie, Khaos in vigile attesa!