Recensione: Wicked, vita e opere della perfida strega dell’Ovest di Gregory Maguire
Titolo: Wicked, vita e opere della perfida strega dell’Ovest
Autrice: Gregory Maguire
Editore: MONDADORI
Genere: Fantasy
Data di uscita: 29 marzo 2022
Elfaba, la Perfida Strega dell’Ovest “Per definizione, il male si nasconde.” Glinda “Sono ricca sfondata, l’avresti mai detto?
Chi immaginava che la beneficenza fosse così redditizia?” Principessa Elefantessa Nastoya “Quando ci troviamo di fronte a un bivio, quando l’aria puzza di tragedia, a rimetterci sono coloro che non indossano una maschera.” Il Mago di Oz “Il punto, mia verde fanciulla, è che non tocca a una giovane, né a una studentessa, né a una cittadina decidere ciò che è giusto e ingiusto.
È compito dei capi.” Dottor Dillamond “Cosa pensate che intendesse Madame Morribile concludendo il secondo Quell con l’epigramma ‘Animali, abbassate la cresta’!” Madame Morribile “Con il passare del tempo e una cornice abbastanza ampia, tutto ciò che possiamo dire o fare finisce per rivelarsi ironico.” Fiyero, principe degli Arjiki di Kiamo Ko “Cosa credi di sapere della perfidia?”
Wicked non è soltanto il racconto sulla vita di Elfaba, la futura perfida strega dell’ovest, ma è la storia stessa del regno di Oz. È la narrazione pungente, sottilmente tragicomica della struttura sociale e politica del regno.
Attraverso la vita di Elfaba conosceremo come il Mago ha preso il potere a Oz e come sta cercando di far valere alcune leggi imparziali verso gli Animali senzienti e con un’anima, regredendoli al loro stato primordiale.
Elfaba è una giovane grintosa piena di idee, dall’animo turbolento che le fa commettere degli errori. Insieme a Glinda, la futura dolce strega del Nord, studiano nel prestigioso collegio di Madame Morrible dove gettano le basi della loro futura amicizia/ostilità. Un incarico segreto da parte della direttrice del collegio, le farà arrivare alla Città di Smeraldo, luogo in cui il loro vero carattere emergerà e le loro vite prenderanno strade diverse.
Ho adorato ogni cosa di questo libro: i personaggi, la storia, le descrizioni, la struttura sociale e i dialoghi accesi, intensi, acuti e frizzanti. L’autore fa riflettere molto sulla società in cui viviamo utilizzando due personaggi contrapposti come Glinda ed Elfaba, che rispecchiano il bene e il male e tutte le loro sfumature. Ogni personaggio che incontriamo nella storia viene narrato in modo completo tenendo conto di tutte le sue ombre, attraverso diversi pov e punti di vista, la lettura risulta molto scorrevole e ricca di emozioni sempre nuove. Con uno stile narrativo che ti cattura per la potenza delle immagini che risultano vivide e magiche.
Certo, leggiamo di un mondo fantastico, ma la storia è assolutamente vera e con problemi molto reali.
Una satira direi, della nostra società.
E poi i capitoli in cui compare il Professor Dillamond, caprone docente di storia, sono una potenza di dialettica politica e accettazione di sé.
Un romanzo che consiglio a tutti.