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Recensione: Wild Girl: L’inizio della fine – Serie: Aston Creek High Vol. 3 di Anne Sheridan

 

 

 

Titolo: Wild Girl: L’inizio della fine

Serie: Aston Creek High Vol. 3

Autore: Anne Sheridan

Genere: Romance Young Adult

Editore: Heartbeat Edizioni

Target: +16

Data di pubblicazione: 3 novembre 2022

 

  • Ugly Girl: Che il gioco abbia inizio
  • Lost Girl: La guerra continua
  • Wild Girl: L’inizio della fine
  • Real Girl: La resa dei conti

Vi siete mai chiesti cosa si provi a morire?

Non è affatto bello. Fidatevi, non ve lo consiglio.
Ho sempre sostenuto che la mia vita fosse una gara di sopravvivenza, ma non mi ero resa conto di
quanto fosse vero finché il diavolo in persona non mi ha buttata giù da un ponte insieme all’amore della mia vita, con una pallottola conficcata in una gamba.

Ma non è ancora arrivata la mia ora.

Ormai dovrebbe saperlo che sono una sopravvissuta e che per farmi fuori non basti tentare di farci affogare.
Voglio la mia vendetta e la voglio adesso.

Questa volta Lucien Valentine non riuscirà a farla franca.

Qualcuno avrebbe dovuto avvertirmi che a giocare con il fuoco, alla fine, ci si brucia. La posta in gioco è ancora più alta e questa volta potrei non avere le carte in regola per arrivare fino in fondo.

 

 

In questo terzo episodio della serie, Sky viene portata al limite. Quando Lucien colpisce prima lei e Slade e poi il fratello Blake, inizia a sentirsi sempre più braccata, costantemente in pericolo; tutto attorno a lei sembra minaccioso e frutto di incertezza. Se non ci fosse Slade a tenerla salda, finirebbe per colpevolizzarsi per tutti i pericoli che sono caduti addosso alle persone che le stanno vicine, e potrebbe perfino fare atti imprevedibili nel tentativo di proteggere i suoi cari.

 

Se solo fossi stata più forte… Se solo fossi stata in grado di sopportare quello che mi facevano Lucien e Marcus, tutto questo non sarebbe mai successo. Slade non dovrebbe avere paura per la sua famiglia ogni singolo giorno, Daniella non dovrebbe guardarsi le spalle, e Shay e Ben… sarebbero ancora felici insieme, mentre il suo segreto sarebbe al sicuro per sempre.

Per quanto vacilli nelle sue insicurezze, Skyler riesce a tornare la dura che avevamo imparato a conoscere. Tira fuori le unghie, decide di continuare a fidarsi del sistema, ovvero della polizia (anche se è evidente che continua a fallire), delegando quindi la sua sicurezza e preferendo vivere la sua vita normale: scuola, basket, fidanzato, amici, feste, alcool… 

Al di fuori del ripetersi a vicenda “non permetterò che ti facciano del male”, lei e Slade non hanno molti strumenti o strategie per prevenire un possibile attacco da parte di un rapitore e omicida potente e violento.

 

Lei avrebbe voluto per te una vita lunga e felice». I miei occhi si abbassano sulle nostre mani. «Lo so» mormoro, «ma a volte mi chiedo se ne valga la pena. Lucien è lì che ci aspetta dietro ogni angolo. Guarda cos’è successo questa volta. Cosa faremo la prossima? Insomma… Non voglio mollare, ma mi sta facendo davvero venire voglia di farlo». 

La strategia dell’autrice è quella di contrapporre lunghi momenti di quotidianità scolastica e adolescenziale con picchi di adrenalina pura, alimentando un senso di ansia e aspettativa. Momenti sereni, ingenui, spensierati, giovanili, in cui Slade e Sky fanno pazzie da bulli, si infrangono contro aggressioni e intimidazioni molto più grandi di loro e che li lascia impotenti e sempre a rischio. 

Per quanto strano in un romanzo assistere all’impotenza dei protagonisti, vittime del cattivo, dobbiamo ricordarci che si tratta di un bully romance, che quindi è incentrato su protagonisti non ancora maggiorenni e privi di mezzi e conoscenze. Probabilmente mantenere le caratterizzazioni di ragazzi influenti solo nella limitata sfera di un liceo è ritenuto più coerente con il genere letterario e con il pubblico di riferimento. 

Questo attendere impotenti che qualcosa di brutto e inevitabile accada, d’altra parte, ci lascia un po’ insoddisfatti, forse perché siamo troppo abituati ai film d’azione in cui i buoni vanno a cercare i cattivi e si creano il proprio destino.

 

Esco da scuola con pile di compiti arretrati da recuperare, come se fosse colpa mia. 

Si aggiungono a questo tante scene romantiche e una trama secondaria (deliziosa) su Damian e Nessa, che purtroppo non avranno a quanto pare un romanzo a parte. 

Si integrano poi altri episodi scolastici in cui Sky conquista il suo ruolo da bad girl, ragazzina che incute paura negli altri, e qualche altra divagazione divertente che ci mantiene nel genere young adult senza farlo scivolare troppo nel thriller. 

 

«Non credo che sia così semplice con Nessa. Non si arrenderà facilmente». «Di sicuro» concordo, «ma non pensi che lottare per qualcosa sia meglio che aspettare che ti cada dal cielo? Ti rifiuterà fino alla morte, proprio come ho fatto io con Slade, ma alla fine sarà ancora meglio: avrà significato che c’era davvero un motivo per continuare a lottare per lei. Lei ha paura, esattamente come te. 

Di fatto possiamo dire che si tratta di un volume interlocutorio che si può sintetizzare con un aumento del senso di oppressione e di accerchiamento per i ragazzi. Questo aumenta in Sky la consapevolezza che Lucien sia davvero un pericolo per loro, quella di non avere nessuna arma a disposizione per proteggersi, e la certezza che non potrà fuggire per sempre.

 

«Andrà tutto bene, Sky. Non permetterò che ti succeda nulla». «Non credo che avrai molta scelta» gli rispondo, mentre gli occhi mi si riempiono di lacrime quando penso a tutti i modi con cui un uomo come Lucien potrebbe convincermi a fare quello che mi dice. «Per tutto questo tempo ho continuato a dire di essere pronta a combattere, ma non lo sono.» 

 

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