Recensione: Wings of fury di Emily R. King

Mia madre mi diceva che gli uomini parlavano dell’Età dell’Oro come di un periodo di pace e felicità per tutti… Tuttavia, le donne della nostra epoca raccontavano una storia molto diversa…
Crono, Dio degli Dèi, la cui eredità è il mondo. Tra i suoi beni: donne imprigionate e destinate a servire.
La tenace Althea Lambros controlla il proprio destino e vive per onorare la richiesta della madre morente di proteggere le sue due sorelle a tutti i costi.
Il viaggio di Althea verso la distruzione della tirannia è iniziato. È un destino predetto dalle Parche. E lei sta seguendo le loro visioni.

Nell’isola meridionale di Creta, nascosto tra le donne mortali fuggite dai Titani, si trova il Dio Ragazzo, figlio di Crono e creduto morto. Condivide il destino di Althea di sconfiggere l’Onnipotente – se il fato lo vorrà.
Poiché Crono ha saputo del complotto, sta accumulando le proprie forze contro la giusta ribellione di Althea e tutti coloro che non si arrenderanno né scapperanno.

Ci sarà la guerra. Se vuole sopravvivere e scrivere la loro storia, l’indomabile Althea deve volare più in alto di qualsiasi dio.

Benvenute, mie care Fenici, in un mondo fantastico popolato da eroi e Titani. Sì, avete capito bene, in questa storia parleremo di Crono, quello che per il popolo ellenico è il padre di tutti gli dèi.

Partiamo dal principio, la nostra protagonista è Althea, una ragazza alquanto testona e soprattutto incapace di sottostare alle regole. Vive con la mamma e le sorelle in un tempio e, quando la prima muore, sarà lei a impegnarsi in modo che le sorelle possano essere al sicuro. Giurerà di proteggerle e così farà.

Althea, crescendo, non cambia per niente, anzi possiamo tranquillamente dire che il suo carattere peggiora! A un certo punto viene addirittura promessa a uomo molto più vecchio che, diciamocelo pure, potrebbe essere suo padre. Cosa che sinceramente a me fa un po’ schifo, che succeda oggi o in tempi antichi, anche perché nessuno deve essere costretto a sposarsi senza amore. Althea, non ha nessuna intenzione di accettare tutto questo e, secondo voi, come farà a fuggire? . E… ve lo lascio scoprire!

La nostra protagonista viene convinta da un oracolo che lei è l’unica in grado di liberare il mondo da Crono, ma per fare ciò dovrà trovare il figlio del Titano e sarà questo a spingerla a partire per adempire al suo destino.

Pur essendo un libro che narra di una storia d’amore, è soprattutto un romanzo che parla del coraggio e della forza di una donna. Althea, ci fa vedere una donna eroina che, pur essendo beffata e umiliata dagli uomini che le girano attorno lei non si perde d’animo, anzi, aiuta l’altro protagonista e finalmente dimostra che non “solo” i maschietti possono essere dei grandi combattenti; proprio no! Questo mi ha ENTUSIASMATA (la maiuscola era d’obbligo) e sono super felice di aver incontrato una vera donna guerriera e non una in attesa di farsi salvare.

Ho amato questo libro, non solo perché adoro la mitologia greca (per quanto ammetto che rivivere i personaggi studiati sui libri mi affascina), ma anche perché la storia è raccontata dal punto di vista puramente femminile. Pensare che noi donne se vogliamo possiamo fare di tutto, anche salvare il mondo, mi dà molta carica.

È incredibile come l’autrice non mi abbia fatto sentire la mancanza di un personaggio maschile dominante e soprattutto che mi abbia fatto appassionare a Zeus e Althea, anche se io la chiamerei diversamente. Come? Fenici, un consiglio spassionato: leggete il libro! Oltre a vivere una storia incredibile, apprezzerete come me quanto impegno ci sia stato in Emily R. King nello studio della mitologia ellenica. Spettacolare.

Un’ultima cosa, non vedo l’ora esca il prossimo volume di Wings of Fury.

Ora vi saluto e vi auguro buona lettura.