Recensione: Wings – Serie: Red Oak Manor Collection #1 di Valentina Ferraro
Titolo: Wings
Serie: Red Oak Manor Collection #1
Autore: Valentina Ferraro
Editore: Magazzini Salani
Genere: Contemporary romance
Target: + 16
Data di pubblicazione: 28 marzo 2023
- Wings #1 di Valentina Ferraro
- Stuck #2 di Marilena Barbagallo
- Issue #3 di Bianca Ferrari
- Misty #4 di Mary Lin
- Wrong #5 di Valentina C.Brin
- Cruel #6 di Deborah C. Tepes
- Candy #7 di Jenny Anastan
- Caged #8 di Naike Ror
- Jaded #9 di Robin C.
- Shane #10 di Silvia Carbone
Il cancello di Red Oak Manor è sempre aperto. Le giornate di June a Red Oak Manor trascorrono tutte uguali, fra le umiliazioni che le infliggono i compagni di scuola ricchi e viziati e le faccende da svolgere sotto l’attenta supervisione di Miss Price, la direttrice dell’istituto. Almeno fino a quando, una domenica incolore come le altre, la sua quotidianità viene stravolta dal ritorno del ragazzino dagli occhi azzurri che le aveva fatto battere il cuore per la prima volta. Jace viene scaricato davanti al vecchio portone dell’orfanotrofio con due valigie nere al seguito e una rabbia cocente che lo divora. Dopo essere stato espulso da un prestigioso collegio londinese, lo aspetta una punizione esemplare da scontare all’interno di Red Oak Manor. Peccato, però, che il vero castigo sia tenersi alla larga da June, da sempre il suo punto debole. Lei che fa sembrare bello anche un posto miserevole, che illumina con la sua presenza gli stanzoni fatiscenti e riscalda con la sua dolcezza i cuori degli abitanti del maniero. Abbassare la guardia, adesso, gli sarebbe fatale, perché c’è una verità assoluta con la quale Jace deve fare i conti ancora una volta: June non se ne può andare da Red Oak Manor. E lui non può rimanere…
Mi sono affacciata in una piccola libreria della città in cui vivo e ho adocchiato Wings, incuriosita dal successo ottenuto dalla Red Oak Manor Collection non ho resistito e ho deciso di portare June e Jace a casa con me. Ho letto questo romanzo in un batter d’ali, talmente coinvolgente e pregnante non solo nella narrazione e nella costruzione dei personaggi, ma anche per le tematiche e per il susseguirsi di conflitti che non risultano appesi a un filo, sono reali e attuali anche in una società così moderna come ama definirsi la nostra.
Il Red Oak Manor è un orfanotrofio, quasi una reminiscenza di Candy Candy, perdonate i miei riferimenti agli anni ’80 ma era un po’ come un flash nella mia mente. I protagonisti sono June, giovane orfana relegata sin dai primi vagiti alle cure di Miss Price, direttrice dell’istituto nonché figura dalla personalità poliedrica; e Jace, un ragazzo uscito da una delle classiche famiglie “per bene” che nascondono i panni sporchi dietro il luccichio del denaro. I due si conoscono in una di quelle domeniche, tanto amate e detestate in orfanotrofio, durante le quali i bambini in attesa di amore vengono messi all’asta al migliore offerente, sebbene non vi sia una transizione in denaro.
Già qua mi parte l’embolo al solo pensiero che nella nostra società per adottare un bambino non basta nemmeno la grazia del Papa.
Le vicende vengono narrate con una serie di cambiamenti temporali, attraversiamo un June & Jace adolescenti, ritorniamo ai loro momenti da bambini, fino a rivederli da adulti. Questi salti sono egregiamente gestiti dall’autrice che ha il dono di rendere il susseguirsi degli eventi scorrevole, dando una profondità magistrale non solo alle scene descritte ma anche alle emozioni provate dai protagonisti che empatizzano in modo straordinario con il lettore.
Ho il terrore di raccontarvi troppo, lo ammetto!
L’intreccio delle vicende prende in esame la vita di June, i suoi sogni, i suoi doveri e la voglia di rimanere dentro quelle benedette quattro mura. Il passato intricato, dalla rivelazione di una madre, come dire “incasinata”, a un padre semisconosciuto fino al suo amore più grande. Un amore che la lascia sola… un amore che ha promesso di tornare… due occhi blu che le mancano come l’aria per respirare. E quando arriva, beh, viene giusto per annientare tutto ciò che ha costruito. Come può farle del male, proprio lui!
Jace non è cattivo, ha solo avuto un passato orribile, in cui l’unica cosa che davvero desiderava era essere voluto, cercato, messo al primo posto, soprattutto di fronte a uno stupido, maleodorante orfanotrofio.
Non è una gara a chi ha sofferto di più, o a chi ha ragione. È solo una sfida contro il tempo affinché le mani si stringano, i cuori si cerchino e le anime facciano l’amore talmente forte da svegliare anche gli angeli.
Un libro bellissimo che consiglio non solo a chi è appassionato di romance, ma a chiunque abbia voglia di sentire emozioni attraverso una storia di vita e di amore vero, è un tripudio al genere umano e alle sue sfaccettature. Non conoscevo l’autrice ma mi ha colpita profondamente, un vero talento! Complimenti!