Recensione: Wrong Player di Irene Catocci

«L’amore non segue le regole sociali, ma del cuore.» 

Mie care Fenici, rieccomi qui con il nuovo libro della serie Wild players New Generation dell’autrice Irene Catocci che, se devo essere sincera, è un piccolo gioiello!

Rispetto anche a tutti i precedenti volumi, vi devo ammettere che è scattato fin da subito al primo posto della mia lista dei desideri.

Ho ritrovato la personalità dell’autrice dei primi romanzi ma con una maturità maggiore. 

Chaga, figlio di Roho, ha lunghi capelli che tiene a bada con delle treccine lunghissime, tanto da potersi permettere uno chignon; oltre a ciò è un armadio ambulante di muscoli e testosterone che gioca da dio come quarterback dei Texas e scopa come un dio, ops, mi son ripetuta ma credetemi non c’è altro modo per descriverlo. Irrivente, dolce, sensibile, sfrontato, con la testa sulle spalle e con un unico difetto: è un ritardatario cronico. Sì, ok, c’erano altri termini ma non avrebbero reso bene l’idea di lui in quei due campi!

Donne, du du du, in cerca di guai… quando leggevo questo romanzo a un certo punto Rose mi ha fatto venire in testa questa canzone, perché, per quanto sia una ragazza curvy, tema centrale del romanzo con tutto ciò che ne consegue ed essendo in una società a volte retrograda e malata per essere nel 2024, si caccia in un guaio enorme: si ritrova con Chaga come accompagnatore per il ballo delle debuttanti!

Non prendiamoci in giro, è ovvio che la ragazza con qualche chilo di troppo, già criticata in ogni occasione, con a fianco lo strafigo di turno sarà ancora di più bersagliata.

Rose, che è stata costretta a maturare in fretta visto il suo passato, ha dei segreti che le provocano incubi di notte ma nonostante tutto ciò ama la vita, stare all’aria aperta e gli animali, soprattutto i cavalli che l’hanno aiutata molto durante il suo periodo più buio.

I due si ritroveranno in situazioni davvero divertenti e giocose. Passato l’imbarazzo iniziale, il nostro “armadio ambulante” diventa un piccolo biscottino di fronte a lei; si aiuteranno a vicenda, Chaga imparerà grazie a Rose a essere puntuale e lui le insegnerà… e no non ve lo dico, ma vi lascerà di stucco!

Ho adorato i due personaggi principali: in Rose l’autrice é riuscita a unire tenacia e fragilità, non si fà mettere i piedi in testa da nessuno ma il suo tallone di Achille, ovvero il peso, la fa sentire sempre inadeguata e bloccata in una sorta di limbo da cui solo il nostro Chaga con i suoi modi di fare riesce a liberare. É una ragazza resiliente che è nata una seconda volta… 

Per fortuna Irene Catocci non è caduta nei soliti cliché descrivendo una ragazzina innocentina alle prime armi, senza esperienza che non sa come muoversi nel mondo, per questo la ringrazio personalmente, non se ne può più di questi stupidi stereotipi! 

Chaga invece, beh, che dire, é il cavaliere dall’armatura scintillante ed è nella mia top ten degli uomini che adoro presenti nei romanzi. Nel bene e nel male non dice mai bugie, al massimo omette qualcosa, ma le bugie bianche non possono ritenersi tali, vero? Ha un cuore grande come una casa, molto simile in questo a suo padre, riesce a far uscire Rose dal suo guscio di inadeguatezza e piano piano se ne innamora senza nemmeno rendersene conto.

Un libro con un pov alternato che vi farà ridere, ma anche riflettere, perché l’essere una ragazza curvy o sovrappeso, tema centrale della storia, a volte non è una scelta dettata solo dal “mangiare troppo”, ha radici più profonde che non si possono spiegare o risolvere facilmente. Comprate e leggete questa piccola perla ma… se avete piccoli curiosoni vicino non dategli la possibilità di sfogliare le pagine, le scene di sesso sono molto calde e ben descritte altrimenti preparatevi ad alcune domande imbarazzanti da parte dei vostri giovincelli/e. Alla prossima!