Recensione: Zachar di Malia Delrai

Cresciuto per diventare un assassino tra i migliori, Zachar non esiste per l’anagrafe russa. È un uomo avvolto nel più completo mistero, senza famiglia e senza alcuna morale. L’unico obiettivo: far parte della Tambovskaja, la temibile mafia di San Pietroburgo. È una donna a far crollare i suoi propositi, figlia di un capo mafioso che lui stesso è stato pagato per uccidere. Mariana non è che una ragazzina ingenua e vergine quando le loro strade si incontrano e Zachar cede al richiamo della sua bellezza, imponendole una notte di passione che entrambi faticheranno a dimenticare. Lei è tutto ciò da cui lui fugge, ma il desiderio di possederla lo porta a compiere scelte prive di qualsiasi logica, facendogli correre rischi inutili per la sua vita. Eppure Mariana non scappa, lo affronta, sembra volere davvero tutto ciò che lui rappresenta, nonostante la crudeltà e il dolore che lo segnano ormai da tempo. Nell’animo di un uomo si agita l’impulso di una violenza sopita; nel cuore di una donna il desiderio di domare la bestia che è in lui. Zachar e Mariana cadono così in una spirale di desiderio che non riusciranno più a fermare a discapito di loro stessi.

Bentornate Fenici!

Ero curiosa di leggere l’ennesima fatica di Malia iniziata con la trilogia dal pov di Roman e dal pov di Selene di Piacere russo. Zachar è stato un parto per l’autrice e… è stato un parto anche per me leggerlo. Per carità, Malia scrive divinamente ma ho trovato il romanzo prolisso, lungo e a tratti noioso.

Si tratta della storia di Zachar e Mariana. Lui è il figlio di Roman, la sua ombra per la sua incredibile somiglianza, uno dei lupi di Tambov che ha l’animo tormentato per una cosa fatta tempo prima: aver “violentato” Mariana salvandola da altri che erano con lui e che volevano perpetrare una violenza di gruppo. Ora lui la respinge, ritenendosi non degno di lei, non la vuole trascinare nel suo mondo anche se la ragazza è figlia di un mafioso. Lei, invece, è la classica protagonista con una forte sindrome di Stoccolma.

Mariana si è innamorata di Zachar e vorrebbe “redimerlo”, riportarlo alla luce, toglierlo dall’oscurità in cui si trova e fargli capire che anche lui può “avere” ed essere amato.

“Era lui ad averle fatto conoscere il desiderio. Sempre lui ad averle fatto capire cosa fosse la passione. E poi anche l’amore, perché era certa che lo fosse.”

Questo capitolo della serie fa il suo dovere, ovvero intrattenere il lettore, ma non mi ha colpita come hanno fatto i precedenti, non lo so, ho come avuto l’impressione che mancasse di qualcosa.

“L’ossessione… il possesso… il desiderio costante… la violenza… l’istinto… la perdita di controllo… sono tutto ciò che una donna non vorrebbe mai…” 

Alla prossima

Un saluto dalla vostra Mal