Recensione: Zelda di Gea Petrini 

Il mio gemello è morto. Non ho altra scelta, devo tornare in Canada e affrontare il passato. Una zia che odio, una migliore amica che ho abbandonato. Ma a Shadeville, la cittadina sul lago dove sono cresciuta, la morte di William è avvolta nel mistero. Mentre cerco la verità incontro lui, Colin.

I capelli spettinati, gli occhi rubati al fondale del mare, le mani di nodi e segreti.

Posso davvero fidarmi di lui?

Zelda è un paranormal romance autoconclusivo, primo romanzo della serie Shadow Girls, le Ragazze d’Ombra, storie che hanno come protagoniste ragazze del paranormale tra amore, passione, misteri.
I libri si possono leggere in maniera indipendente.

Shadow Girls, la verità si nasconde nell’ombra

Bentornate Fenici!

Questo è il primo libro delle Shadow Girls, libri autoconclusivi dove ci sarà sempre una protagonista diversa. Zelda fa la guida turistica in Norvegia e, quando riceve la telefonata dalla zia dicendole che è morto il suo gemello William, decide di tornare in Canada.

La ragazza non accetta la morte del fratello, le sembra tutto strano e misterioso, dato che si sono lasciati un anno prima non in buoni rapporti. A Shadeville ci sono troppi misteri, gente strana, una zia che non è cambiata per nulla, vessatrice e sadica e un ragazzo dai misteriosi occhi blu.

Zelda potrà, invece, fare affidamento sulla sua migliore amica, Alexis e sulla sua innata curiosità che a volte sfocia in incoscienza. Scoprirà un segreto della sua famiglia, si metterà nei guai e conoscerà l’amore per Colin, un ragazzo che in un primo momento la ostacola in ogni modo intimandole di andarsene dalla città.

Benedetta ragazza, se uno ti dice di andartene, vattene cazzarola! Ma no, lei è testarda al limite dell’impossibile, curioserà in giro fino a imbattersi nel ‘quasi’ branco della città e del lupo che vuole diventare Alpha e uccidere la nostra protagonista.

Colin è il personaggio maschile della storia, quasi un contorno a tutto, uno che in un primo momento sembra patteggiare con i cattivi e poi si scopre essere legato a Zelda in modo viscerale essendone il suo compagno.

Zia Josie è la sorella della madre della protagonista, una che vi farà vedere la signorina Rottenmaier come un’educanda. Josie è di un odioso che vorrete prenderla a sprangate sulle gengive una pagina sì e l’altra pure. Odia la nipote, le dà la colpa di tutto ma soprattutto odia il padre della ragazza,William, perché ha portato via la sorella (e diciamo pure che aveva un odio smisurato anche per lei però ), diventando arcigna, una cagacazzi di prima categoria.

La sua bocca si avvicinò, restò sospeso un istante, poi le sue labbra morbide mi assaggiarono. E nel tuffo caddi così in fondo che invece di morire, rinacqui.

Devo dire di essere stata colpita positivamente da questo libro, soprattutto perché scritto  da un’autrice italiana e anche dal fatto che Zelda è una donna Alpha. Poche osano mettere questa caratteristica per la propria protagonista femminile in quanto, di solito, l’Alpha è un uomo in tutto e per tutto, con tutti i pro e gli innumerevoli contro. Essere Alpha vuol dire anche rivalersi su una società, quella dei lupi, prettamente maschilista dove le donne vengono usate per i rituali e non hanno voce in capitolo.

Zelda dovrà accettare la sua natura, sia di lupo ma soprattutto quella di Alpha, e avrà il compito di riscattare le donne del branco e portare a un cambiamento.

La vostra Mal ve lo consiglia, un libro che parte lento nelle prime cento pagine ma che poi prende il largo dopo la prima trasformazione della protagonista e con colpi di scena che non vi aspetterete.

Alla prossima

Un saluto dalla vostra Mal