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Recensione:”Briseide. La figlia del sole” (Amazzoni #3) di Francesca Redeghieri

 

 

Anno 218 a.C. Gli scontri tra Roma e Cartagine continuano senza sosta e, nonostante le innumerevoli vittorie, Annibale è costretto a chiedere l’aiuto del re macedone Filippo. Del compito incarica Briseide e Random. L’una è un’amazzone impavida, costretta da un’antica maledizione a separarsi dalla sorella guerriera Amistad, l’altro un mercenario dall’oscuro passato. Luce accecante e pura contro il buio più profondo. Legati da una forte attrazione, valicheranno i confini tra bene e male e l’amore, quello vero e intenso come un raggio di sole, si imporrà con la sua forza, mentre da lontano le ombre di un passato mai dimenticato si addensano portando con sé l’eco di un vecchio nemico.

(Fonte Amazon)

 

«Ho bisogno di te come i semi di un fiore hanno bisogno della luce e dell’acqua. Tu mi nutri Briseide, mi stai ridando la vita. Ma non sono senza macchia e se solo tu sapessi quanto le mie mani grondano di sangue, probabilmente non mi vorresti nemmeno accanto.»

 

Bella e intricata conclusione di questa serie corale, che narra le storie di due gemelle amazzoni, Amistad e Briseide, e di un paio di personaggi secondari, come il fratello di Annibale e la sorella di Longino (su cui spero ci sarà un seguito).

Sullo sfondo, le gesta epiche di Annibale contro i romani, lotte intestine tra gli dei, profezie che rendono speciali le due gemelle e che ne maledicono il destino a una serie incessante di morti premature.

Uno stile ricco di dettagli, pieno e profumato, che rende la storia vissuta e assaporata, vivida e splendidamente tenera e romantica.

Questo capitolo si concentra principalmente su Briseide e Random, il mercenario. Lei, l’amazzone dolce quasi ripugnata dal sangue che gronda dalle sue mani, e lui, l’uomo che vende le sue capacità letali al miglior offerente, dal passato traumatico e dalle gesta violente e truci. La luce redimerà l’ombra, addolcendolo, accogliendolo, rendendolo un uomo migliore.

Bellissimo l’intreccio tra storie individuali, leggendarie e storiche. Curata e dettagliata l’ambientazione, intesa sia nei dettagli geografici e territoriali, sia nelle usanze e perfino nell’abbigliamento.

È una storia romantica e delicata, che tuttavia non rifugge i momenti intimi, nei quali però si sofferma sulla tenerezza e la vicinanza emotiva. Lo stile è una delizia, intimo e toccante, accurato e sottilmente ricercato.

Assolutamente consigliato, specie se letto successivamente al primo e allo spin-off su Castalia, ma godibile anche come conclusivo.

 

I baci umidi divennero un groviglio famelico di bisogni e Briseide avvertì il desiderio del mercenario unirsi al suo. Quell’appetito che sembrava averlo travolto si riversò in lei come le ondate di calore che si sprigionano da una foresta in fiamme.

L’amazzone capì in quell’istante che il suo posto era tra le sue braccia.

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