Recensione:”Bugie a Santorini” di Pamela Boiocchi e Michela Piazza
Simpatico romanzo scritto a quattro mani con un risultato veramente apprezzabile, Bugie a Santorini è la classica commedia estiva fatta di mare, sole e… catastrofi. Sì perché la nostra protagonista è Mena, una scrittrice con la sindrome della pagina bianca e come alter ego ha la protagonista dei suoi romanzi: nientepopodimeno che una piratessa che le parla nell’orecchio della mente al posto della coscienza, e la spinge a osare di più e a farsi avanti per corteggiare un bellissimo giovane, Alex. Un giorno, infatti, alla nostra scrittrice imbranata volano via i fogli con gli appunti dal muretto della villa di Santorini dove è in ritiro, e finiscono dritti tra le grinfie del fascinoso sconosciuto che non esita a chiedere come riscatto per la restituzione una… cena.
Controvoglia, la giovane donna incontrerà il fedifrago e ne rimarrà folgorata: tale sarà l’emozione di un focoso bacio da ritrovare, seppur brevemente, l’ispirazione.
La storia d’amore procederà come in un sogno dorato, in ambienti incantevoli e ben descritti, e con tanta spensieratezza. Non mancheranno scene sexy ad alta gradazione erotica ma il lieto fine sarà lontano per i due giovani: inevitabilmente le bugie hanno le gambe corte e scoprirle non sarà una passeggiata per Mena.
Andranno incontro a tanta sofferenza perché il loro non sarà solo un flirt estivo, ma un’occasione per entrambi di maturare ed evolversi, ognuno nella propria dimensione, così da poter ricominciare con le più rosee previsioni.
Una lettura spensierata per trascorrere con leggerezza bei momenti e immaginare gli spettacolari tramonti della Grecia.