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Recensione:Eri nel mio destino di Roberta Ciuffi

Trilogia dei Buatère #3

 

 

Titolo:Eri nel mio destino

Autore:Roberta Ciuffi

Serie:Trilogia dei Buatère

Data di pubblicazione:9 Dicembre 2024

Target:+16

la serie è composta da

Il comandante di armate mercenarie Arno Buatère si è trovato spesso in situazioni difficili, ma nessuna così strana come quella che gli è stata affidata dal principe Riccardo. Fare da scorta a una principessa bizantina, Anna Irene Ducaena, fino a Ragusa, in Dalmazia, dove la aspettano gli emissari del suo promesso sposo, il principe Vsevolod, nella terra di Rus’. E non sarebbe così strana se la principessa non fosse una bambina di dodici anni, con il seguito degno appunto di una principessa. Proprio quello che serve per attirare tutti i predoni della penisola. Costretto a una drastica azione diversiva, Arno si libera del seguito e con pochi uomini si dirige verso la destinazione. Così facendo, però, attira l’attenzione di Maer Enskisdottir, impegnata in una battuta di caccia. La ragazza si è allontanata dal gruppo del borgo normanno di cui fa parte e, richiamata dal pianto di una bambina, prende a seguire Arno e i suoi per assicurarsi che non le venga fatto del male. È una strana ragazza, Maer, a cominciare dal nome che significa ‘ragazza figlia di nessuno’. È una straniera tra la sua stessa gente, frutto di una violenza. Addestrata all’uso delle armi dal patrigno, i suoi soli amici sono la sua giumenta, il suo cane e un gheppio. La curiosità di Maer conduce a uno sviluppo inaspettato e che porta Arno e i suoi al borgo normanno, dove lui ha la sorpresa di scoprire, assiso su un trono, un nonno che credeva morto, Rainald Buatère. Il vecchio razziatore non ha intenzione di abdicare alla sua fama e trama per trarre vantaggio da quell’incontro a spese del resto della sua famiglia. Gli incidenti di percorso sarebbero già abbastanza gravi, se non ci fosse un’ulteriore complicazione, per Arno: l’indesiderata attrazione per quella strana ragazza, che non possiede nessuna delle doti che lui e la sua famiglia si aspettano in una possibile sposa Buatère. La sua perplessità al riguardo sarà risolta in una drammatica notte di battaglia, quando tutti i nodi verranno al pettine.

 

 

“Lei era una vibrante scintilla del fuoco divino, caduta sulla terra per riempire il suo cuore…”

 

Eri nel mio destino è il terzo e conclusivo volume della trilogia dei Buatère di Roberta Ciuffi, una serie che mescola avventura, storia e romance in un contesto ricco di intrighi e battaglie, in un’ambientazione che richiama l’Italia medievale. Il romanzo prosegue la saga familiare dei Buatère, una famiglia di guerrieri e mercenari, con protagonista Arno, comandante delle armate mercenarie, e la misteriosa Maer Enskisdottir, una giovane donna che si ritrova coinvolta in un destino che pur lontano dalle aspettative della sua famiglia, cambierà per sempre la sua vita e quella dell’uomo.

La storia prende il via con Arno Buatère, che si ritrova a dover scortare una giovane principessa bizantina, Anna Irene Ducaena, fino a Ragusa. Sebbene la missione sembri semplice, la situazione si complica quando il guerriero è costretto a separarsi dal suo seguito per proteggere la principessa che ha solo dodici anni, e attirare l’attenzione dei predoni. A complicare ulteriormente le cose è l’incontro con Maer Enskisdottir, una giovane donna che pur essendo parte di un borgo normanno, è una “straniera” tra la sua stessa gente, segnata da un passato doloroso e da un addestramento alle armi che la rende tanto feroce quanto solitaria.

Maer è un personaggio enigmatico e affascinante: cresciuta nell’ombra e nella solitudine, è lontana dagli stereotipi di dama da corteggiamento. La sua forza, la sua indipendenza e la sua curiosità per il mondo che la circonda la rendono una figura interessante e ben lontana dall’essere una semplice “donna da salvare”. Arno, dal canto suo, è un uomo d’azione, un comandante che si è sempre concentrato sulla guerra e sulla strategia, ma che si trova a confrontarsi con un sentimento inaspettato verso Maer, una donna che non corrisponde affatto agli ideali di sposa che la sua famiglia si aspetta.

L’intreccio tra questi due personaggi è il cuore pulsante del romanzo. L’attrazione tra Arno e Maer è palpabile ma non priva di ostacoli, soprattutto perché Arno è diviso tra il suo dovere familiare e la crescente passione per una donna che sembra essere la sua completa opposizione. La storia d’amore che si sviluppa è complessa e tormentata, con entrambi i protagonisti che devono fare i conti con le proprie paure, le aspettative sociali e il destino che sembra volerli separare.

Costruito con la notevole e ben nota abilità nell’ideare mondi ricchi, dettagliati e convincenti, la Ciuffi dà vita a un’ambientazione che affonda le radici nella storia medievale, ma che ha anche un tocco di fantasia e mistero. La scrittura è fluida e coinvolgente, con dialoghi incisivi che rivelano tanto i conflitti interiori dei personaggi quanto le dinamiche familiari e sociali che li circondano. La trama è piena di colpi di scena e momenti di tensione, sia emotiva che fisica, che tengono il lettore incollato alle pagine: l’autrice sa bene come mescolare i temi dell’onore, del dovere e del sacrificio con l’intensità di una storia d’amore proibita.

La lotta interiore di Arno, combattuto tra il sentimento che prova per Maer e le aspettative della sua famiglia, è resa con grande sensibilità, così come il percorso di Maer che passa dall’essere una figura misteriosa e distante a un personaggio che conquista il cuore dei lettori.

Eri nel mio destino esplora diverse tematiche, tra cui l’identità, il fato, la lotta tra il dovere e i desideri personali e la ricerca dell’amore in un mondo che sembra fatto di guerre e intrighi. La relazione tra Arno e Maer è al centro di questa riflessione, mostrando come l’amore non sia mai semplice, ma richieda coraggio, sacrificio e una certa dose di follia. La trama è avvincente, con continui sviluppi che mantengono alta la tensione e la conclusione della trilogia è soddisfacente, chiudendo il cerchio su tutte le linee narrative introdotte nei precedenti libri con   una lettura intensa e appassionante, che piacerà a chi ama i romanzi storici con un tocco di avventura, intrighi e una storia d’amore che supera le barriere sociali e familiari. 

Roberta Ciuffi, con questo terzo capitolo, completa la trilogia dei Buatère con maestria, regalando ai lettori una conclusione che, pur ricca di battaglie e colpi di scena, è anche una riflessione sul destino e sulla forza delle scelte personali.

❤️Sentimenti forti ma non smielati
🔥Sensualità velata ma coinvolgente
⚔️Violenza tipica dell’epoca

 

 

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