Recensione:“Il cappello a cilindro” di Isobel Starling
Un racconto della serie Shatterproof Bond (Prequel di Sam Aiken) Questo libro ha 90 pagine
Il ragazzo prodigio Sam Aiken è il più giovane studente di Linguistica dell’università di Oxford.
Avendo solo diciassette anni, è frustrato dal non poter partecipare alla vita da studente di cui godono i suoi colleghi più adulti.
È ossessionato dallo studio e gli mancano pochi mesi per laurearsi, ma quando il professore Alfred Moxley, il suo anziano mentore, muore all’improvviso, Sam trova che l’insegnante scelto per accompagnare lui e i suoi compagni negli ultimi mesi del corso sia una distrazione troppo grande.
Il dottor Alexander Deveraux diventa la nuova ossessione di Sam, che dal giovane e brillante professore dalla sessualità misteriosa vuole imparare qualcosa di più che la sola Linguistica!
«Hai idea di quanto mi fai impazzire? È come se non avessi alcun autocontrollo quando sono con te. Ogni volta che ti vedo nei corridoi vado in mille pezzi. Non so se posso…» balbettò.
Sam lo prese come segnale per avvicinarsi.
«Mostramelo!» disse senza alcuna vergogna.
«Cosa ti devo mostrare?»
«Come perdi il controllo quando sei con me. Voglio sapere che cosa succede,» lo provocò, mordendosi il labbro con aria seducente.
«Come ci si sente…»
Il cappello a cilindro è un piccolo racconto che fa da prequel alla serie Shatterproof Bond e ci mostra un giovanissimo Sam, un ragazzo prodigio che affronta l’università a soli 16 anni, alle prese con la sua prima attrazione. Sam cercherà di avere la sua prima volta seducendo un affascinante professore 26enne, anch’esso ex ragazzo prodigio.
L’attrazione tra i due protagonisti si avverte a pelle, e si arricchisce dello strano rispecchiarsi l’uno nell’altro per la somiglianza della loro storia passata.
Il racconto è molto sensuale, purtroppo breve, e si interrompe appena prima di una connessione fisica tra i protagonisti. La scena erotica, comunque, era già stata anticipata nei primi capitoli, e in questo modo l’autrice ha creato uno strano gioco tra attesa di un epilogo passionale e ricerca di maggior coinvolgimento sul piano affettivo.
Quello della Starling rimane un bellissimo stile, una narrazione scorrevole ma anche accattivante, sensuale nei punti giusti. Viene mostrato il carattere sfaccettato di Sam, le sue giovani insicurezze ma anche la sua determinazione, curando in particolare le sue difficoltà di inserimento e di relazione nel vivere esperienze inadatte alla sua età, nonostante il suo Quoziente Intellettivo sopra la media. Stessa attenzione viene riservata ad Alexandre, un professore che, nonostante sia più maturo e ricopra un ruolo autorevole, si mostra ai lettori nelle sue insicurezze legate all’inesperienza e al timore dei limiti legali per il sesso.
Per quanto corto, è un racconto che si legge molto bene, e certamente invoglia a proseguire tutta la serie. Peccato per il finale, che lascia come col naso attaccato a una vetrina di dolciumi.
Era come se il suo corpo vivesse per la prima volta, e lui non desiderava altro che esplorare ciò che avrebbe potuto fare, cosa poteva percepire e come avrebbe potuto far sentire l’altro uomo. Stava iniziando un glorioso esperimento scientifico e non vedeva l’ora di prepararsi e darci dentro.