Recensione:”Le signore dell’isola delle camelie” di Tabea Bach
Care Fenici Emanuela vi racconterà Le signore dell’isola delle camelie di Tabea Bach
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Continua la saga sull’isola bretone di questa autrice nata in Germania e vissuta in Francia e in Italia, e che tanto successo ha raccolto con il primo romanzo L’isola delle camelie (qui la recensione http://www.romanticamentefantasy.it/recensione-lisola-delle-camelie-di/).
Ritroviamo la protagonista, Sylvia nel giorno del suo matrimonio con Mael, circondata dall’affetto di Solemn, la compagna della defunta zia Lucie, degli amici e di tutte le persone che sono nate e cresciute sulla bellissima costa bretone, vicino alla lingua di terra che unisce la terraferma all’isola. Un posto molto particolare per clima e posizione dove, dietro un alto muro di cinta, nascono e prosperano centinaia di qualità di camelie.
Dopo aver rischiato di perdere la casa e l’attività florvivaistica che la zia Lucie le ha lasciato, Sylvia cerca di godere della sua nuova esistenza, accanto a un uomo sensibile e delicato che la ama, e comincia a sognare di dargli un figlio; per lei, che nella sua vita passata viveva solo per la carriera e il guadagno, la nuova dimensione isolana, dettata dalle maree e dalla coltivazione delle camelie, in un mondo protetto e sereno, è un sogno che si avvera.
Purtroppo i guai, come sempre, sono in agguato, e una donna scaltra, sfacciata e bugiarda arriverà sull’isola, recando con sé un bambino e affermando che sia figlio di Mael, il frutto di una fugace relazione.
Il mondo di Sylvia sembra crollare; lei, che non riesce a concepire, sta vivendo la delusione della mancata maternità come un fallimento personale e l’arrivo di questo ragazzino sembrerà minare tutte le sue sicurezze.
Inoltre, una minacciosa figura del passato si rifarà viva, prendendo parte all’asta per l’acquisto di una pregiata camelia, la Sylviana: il frutto della dedizione e del sacrificio di zia Lucie e di Mael, che dovrebbe permettere agli sposi di avviare una fiorente attività commerciale e turistica sull’isola.
L’incredibile coincidenza dei due fatti ostili sarà collegata? Riuscirà Mael a conciliare il suo nuovo ruolo di padre con quello di novello sposo?
Molti nodi verranno al pettine e la storia terrà il lettore con il fiato sospeso fino alla fine.
Consueta maestria dell’autrice, ferrea documentazione alla base della storia e ambientazione idilliaca sono gli ingredienti di un bellissimo libro che non può passare inosservato.
Belle le personalità di Sylvia e di Mael, una coppia veramente interessante e dalle molte sfaccettature.