Recensione: Lettere d’amore dal fronte di Lauri Robinson

Albany, 1918 – Quando Emma ha iniziato a scrivere con uno pseudonimo al capitano George Weston, impegnato al fronte, era mossa dal senso di colpa per avere causato la fine del suo fidanzamento. Ma poi le loro lettere si sono trasformate in una fonte di luce nelle ore più buie ed Emma si è sorpresa a condividere con lui pensieri e desideri come mai aveva fatto prima. Ora che George sta tornando a casa per Natale, lei attende con trepidazione di incontrarlo, tuttavia sa che sono molti, forse troppi, i segreti che dovrà rivelargli…

Un bellissimo romance ambientato alla fine della seconda guerra mondiale tra Albany e New York, Lettere d’amore dal fronte racconta la deliziosa love story tra Emma, una giovane donna che ha tanto sofferto ma ha resistito grazie alla corrispondenza intrapresa con il capitano George Weston. 

Quest’ultimo è un giovane uomo che eroicamente sopravvive al fronte con l’unico scopo di tornare dalla sua famiglia e alla sua azienda di legnami. Le lettere che Emma gli ha scritto sono un balsamo per il suo cuore e anche senza conoscerla, se ne innamora.

Anche la giovane desidera conquistare il cuore del bel reduce ma il suo passato e soprattutto gravi problematiche legate alla sua famiglia, la portano in un primo momento a mentire all’amato spacciando l’anziana vicina di casa Beverly come l’autrice delle missive.

La misera scusa non servirà a impedire la nascita di uno splendido sentimento tra i due che porterà la vicenda a compimento proprio nel periodo natalizio. 

Fondamentalmente è una bella favola con il principe, la Cenerentola e la strega cattiva caratterizzata da un’ambientazione accurata nel dopoguerra degli States, con un sogno americano che vuole decollare e lasciarsi alle spalle la crisi economica. 

Molto bello