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Recensione:Misty di Mary Lin

Serie Red Oak Manor #4

Titolo: Misty (Ristampa)

Autore: Mary Lin

Serie: Red Oak Manor Vol.4

Genere: Romance

Editore: Magazzini Salani

Data di pubblicazione: 05 marzo 2024

Target: +14

PER QUALCUNO RED OAK MANOR È UNA CASA, PER QUALCUN ALTRO UNA PRIGIONE. Per Connor Reyes il maniero è casa. Rigido, schematico, severo, ha fatto sue le regole dell’istituto e il suo obiettivo è difendere Red Oak Manor e i ragazzi che ci vivono. Tutto procede in maniera lineare, fin quando a varcare i cancelli dell’orfanotrofio è una ragazzina che rischia di minare la sua stoica pazienza. Per Misty Clark l’istituto è una condanna. Problematica, sprezzante, insolente, non segue le regole e il suo unico obiettivo è riuscire a scappare dall’incubo che per lei è il maniero. Qualcuno, però, ha il compito di impedirglielo. Lui non si lascia scalfire dai sentimenti. Lei è un concentrato di emozioni. La convivenza forzata di due personalità così diverse non può che generare continui scontri, eppure, tentando di dissipare la nebbia che circonda quella ragazzina turbolenta e ribelle, Connor riesce a scorgere il dolore che la tiene prigioniera. Per arrivare alla vera Misty, però, dovrà squarciare il velo del passato dietro cui si nasconde. Misty è un rompicapo emotivo, ma Connor è deciso a risolverlo.

 

 

Mi toglie gli schiaffi dalle mani, ma…

È l’unica in grado di appiccare un incendio di emozioni dentro di me 

e di farmi arrampicare sugli alberi.

Io che soffro di vertigini, che necessito della solidità del suolo,

mi sono arrampicato su un albero per lei.

 

 

Amici Fenici, ciao a tutti, oggi vi parlo di Misty, quarto volume della serie Red Oak Manor, anche se, visto l’estremo successo della serie, credo ci siano ben poche persone che non abbiano ancora avuto il piacere di iniziare questa splendida saga; se siete tra quei pochi… che aspettate? 

A differenza dei primi romanzi, in questo episodio vediamo crescere i personaggi, ma non nel senso fisico del termine, difatti il lasso di tempo in cui si sviluppa la storia è breve e quindi i ragazzi sono e rimangono molto giovani.

Il volume in questione parla di due adolescenti che già avevamo iniziato a conoscere nei precedenti volumi, si tratta di Misty e Connor. 

Due individui completamente differenti l’uno dall’altra, eppure così affini nella conoscenza del dolore; infatti, tutti i vissuti dei ragazzi che vivono nel maniero sono toccanti e ogni autrice aggiunge a ogni capitolo sfumature che vanno ad ampliare il quadro successivo. 

Connor è sempre controllato, schematico, ligio alle regole e abitudinario, nella routine trova la tranquillità, un giovane Sheldon Cooper. Misty è totalmente l’opposto: ciocche colorate tra i capelli, disordinata, ostile, provocatoria e sboccata, per non parlare della sua refrattarietà agli ordini. 

Misty non è affatto una ragazzina.

È più una complessa miscela di elementi chimici nocivi. 

Un virus sfuggito a un laboratorio.

O, più semplicemente, un animaletto selvatico 

a cui piace sfoderare le unghie e che ho necessità di mettere in gabbia.

Connor vive al maniero già da qualche tempo ed è per tutti i ragazzi che ci vivono un punto fermo e una persona su cui possono contare come un fratello maggiore. Misty è stata sballottata da una famiglia affidataria all’altra; la sua costante voglia di evasione e il suo essere ribelle la vedono costretta a essere inserita nel contesto del maniero dove incontrerà Connor, la sua nemesi, e insieme troveranno il modo di affrontare i loro demoni.

Il libro è molto scorrevole, strutturato con punti di vista alternati tra Connor e Misty e intramezzato da capitoli di messaggi vocali che Misty utilizza quasi come una forma di terapia, un diario parlato che le dà modo di sfogarsi e raccontarsi e con cui il lettore scopre i suoi vissuti. 

I dialoghi non sono molti, ma molto ben fatti e divertenti, la gran parte del romanzo è un lavoro introspettivo sui pensieri dei protagonisti e su come vivono entrambi, in maniera diversa e allo stesso tempo insieme, il loro dolore. 

Ho adorato il Grimorio e … involtino caldo! XD

Quello che invece non mi ha convinto e mi è sembrato un escamotage è stato l’epilogo, ma sicuramente un ottimo stratagemma per avere un lieto fine.

Questo è stato il primo libro che ho letto di questa autrice e non mi ha delusa affatto, anzi, per chi non lo sapesse – come me fino a poco tempo fa – sono orgogliosa di dire a tutti quei lettori che credono che gli stranieri siano più bravi a scrivere rispetto agli italiani, che Mary è un’autrice italiana che è riuscita a partire dal self e arrivare fino a dove è oggi. 

Complimenti Mary! Romanzo straconsigliato!

21

❤️pieno di slow burn, intenso, travagliato e commovente soprattutto nel finale 

🔥Solo accennata
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