Recensione:Non proprio disponibile (Not quite Vol. 3) di Catherine Bybee .
Pilota lui, infermiera terrorizzata dal volo lei: Trent e Monica totalmente incompatibili o perdutamente complementari?
Monica Mann è un’infermiera esperta di primo soccorso, con la vocazione a salvare vite umane. Quando un terribile tsunami colpisce la Giamaica, non ci pensa due volte e parte volontaria con Borderless Nurses, impegnandosi in prima linea nella catastrofe. Di colpo si ritrova catapultata in un caos di devastazione e sofferenza: mancano cibo, letti, medicinali e il numero di vittime sale sempre di più.
Monica si mette a disposizione totale di chi ha bisogno: l’infermiera-angelo riesce così a portare un po’ di ordine e speranza nella tragedia. In questo inferno, però, compare un raggio di luce: è il caldo sorriso di Trent Fairchild, sexy pilota di elicotteri perennemente scalzo e dalla carica mascolina irresistibile che dell’isola ha fatto la sua casa. I due sono da subito attratti l’uno dall’altra, e una passione destinata forse ad avere la meglio sulla ragione li travolge all’ improvviso. Le cose si complicano quando una nuova scossa li intrappola nel loro incubo personale. Riusciranno Trent e Monica a restare uniti nel dramma o la natura avrà la meglio, separandoli definitivamente?
È una fiaba romantica con un’ambientazione originale, nonostante finisca per ricalcare la formula del “miliardario in incognito che trova l’amore prima di rivelare la sua identità”.
Ho amato sia il personaggio della Regina di Ghiaccio, infermiera che sa assumere il controllo della situazione senza lasciarsi andare alle emozioni forti, che quella del Signor Scalzo, uomo generoso e sincero che si sta riprendendo da una grave perdita e una delusione.
Gli eventi che portano i due a trovarsi insieme e innamorarsi sono davvero particolari, così come delizioso è l’incastro tra i punti deboli di lui e quelli di lei.
Tuttavia, ho trovato la lettura faticosa a causa una traduzione non proprio scorrevole, ma soprattutto per una tendenza dell’autrice ad abbondare in descrizioni e spiegazioni ridondanti; così come scene dispersive che allungano un po’ il brodo e alcuni personaggi superflui.
Odio dover leggere saltando le parole e, anche se la trama e le caratterizzazioni sono sembrate interessanti, questa lettura non è stata piacevole come mi sarei aspettata.
Tema certamente originala e forte quello dell’aiuto volontario dei Medici e Infermieri senza frontiere nei luoghi in cui si sono verificati disastri naturali, così come un meritevole elogio ai mestieri dediti ad aiutare gli altri, si tratti di personale sanitario oppure di soccorso.
Ritroviamo come comparse, in questo terzo episodio, anche i familiari invadenti protagonisti dei volumi precedenti.
Sesso poco e molto romanticismo.
«Mi sei mancata» le sussurrò. «Anche quando credevo che tu fossi di un altro, mi mancavi.»
Lei aveva un groppo in gola. «Non puoi dirmi che mi ami, ci conosciamo appena.»
«Non so come definire i sentimenti che provo. Per la prima volta, però, desidero la possibilità di provare a vivere qualcosa di più importante della solita avventura.»