Recensione:”Sì” di Viviana Rivero
Buongiorno Fenici,Emanuela ci racconterà un romanzo ambientato nei ruggenti anni ’20…
Dal glamour di Parigi nei ruggenti anni Venti alla travolgente passione del tango di Buenos Aires.
Rimasero immobili a osservarsi per qualche istante, immersi in quell’intenso scambio di sguardi. In quel momento l’orologio dell’esistenza fece muovere le lancette e lo scatto fu irreparabile. Il destino ne aveva appena combinata una delle sue, ma loro non si accorsero di niente, perché erano ancora troppo giovani.
Parigi, anni ’20. Melisa Loyola è la figlia del sarto più rinomato della città e fin da piccola aiuta il padre a confezionare i costumi di scena dei più importanti teatri di Parigi, come il Moulin Rouge e Les Folies Bergère. I meravigliosi vestiti, le struggenti melodie del tango e il suo innato talento per il canto e il ballo fanno crescere in lei il desiderio di entrare a far parte di quel mondo scintillante. Ma per la sua famiglia e il suo fidanzato è impensabile che lei lavori, tanto meno che si esibisca su un palco. Quando finalmente si presenta l’occasione di realizzare il suo sogno, Melisa non ci pensa due volte, anche se significa mollare tutto e salpare per Buenos Aires insieme a una prestigiosa compagnia teatrale. E se proprio lì, dall’altra parte del mondo, trovasse il vero amore? Melisa non ha mai dimenticato lo sguardo di Nikolai, il giovane e ricco argentino che ha conosciuto a Parigi, così testardo e insopportabilmente affascinante. Quando l’amore arriva, forte e travolgente, che importanza hanno la carriera e i tanti sacrifici fatti? Una storia romantica e appassionante, ricca di avventura e colpi di scena. Il viaggio per la felicità è lungo e pieno di ostacoli, ma niente è impossibile per chi è capace di dire “sì” alla vita.
Questo romanzo si presenta come una grande saga familiare, ricca di avvenimenti, e, come tale, merita una lettura approfondita, perché racconta tanti eventi della vita di persone immaginarie, profondamente collegate alla realtà attraverso l’intreccio con numerosi fatti storici.
Fondamentalmente, è caratterizzato dalla presenza di due famiglie che, nel corso della storia, intrecceranno inesorabilmente i loro destini: incontriamo, in apertura, Manuel Loyola che, a bordo di un piroscafo, si sta recando a Tangeri per acquistare preziose stoffe per il suo laboratorio di sartoria.
In questa splendida città, così lontana dalla brillante Europa, dove Manuel fa la sua fortuna cucendo abiti di lusso, egli incontrerà l’amore della sua vita e, con esso, costruirà il suo futuro, che avrà gli occhi di Melisa, la loro figlia.
È lei la vera protagonista di questo avventuroso romanzo, che si snoda tra la Francia e l’Argentina e narra le vicende di una giovane donna che combatte perché il suo talento possa dare i frutti che si realizzeranno sul palcoscenico.
L’altra famiglia protagonista, che intreccerà il proprio destino con quello di Melisa, saranno i Martinez Romanov: dei ricchissimi proprietari terrieri in Argentina, che andranno a vivere a Parigi in ritiro culturale per un periodo, come la moda degli anni ‘20 di inizio secolo voleva tra le classi più agiate.
La smisurata ricchezza dei due rampolli Erik e Nikolay sarà la fortuna e poi la sventura di questa famiglia.
Non è possibile svelare nulla di più per via della complessità della trama, che si snoda per più di trent’anni e vedrà alternarsi gioie e dolori, nascite e morti, in una continua sarabanda.
Il leit motiv del tango percorre tutti i capitoli della storia ed è strettamente collegato all’intero evolversi della vicenda, un artificio molto originale che aggiunge fascino a quest’opera.
Imperdibile per le amanti del romanzo storico.