Recensione: “Una vertigine chiamata amore” di Mariangela Camocardi
Settembre 1848. Irriverente, sensuale, irriducibile rubacuori, Kilian von Metz è un nobile che collabora con i servizi segreti austriaci. Diretto a Milano, appena riconquistata da Radetzky, Kilian s’imbatte in una locanda nell’affascinante e misteriosa Costanza, che lo implora di aiutarla a fuggire dal crudele marito. Un’esca davvero irresistibile per un gentiluomo come lui, che lo trascinerà però in un gorgo di insidie mortali e rischierà di compromettere per sempre la sua promessa d’amore con Christine Thun, la donna che gli ha rubato l’anima…
“La testa era diventata leggera e aveva riso stolidamente quando lei gli aveva mormorato all’orecchio parole di cui non era riuscito ad afferrare il senso. Come avrebbe potuto, del resto? La blusa di Nina rivelava, più che coprire, e l’attenzione di lui era così focalizzata sul décolleté della ragazza che non badava a nient’altro… I seni sodi e generosamente esposti sotto i suoi occhi imbambolati erano l’ultimo ricordo che conservava di quei due ladruncoli matricolati. Si era ridestato l’indomani nel fienile vuoto con una emicrania atroce e la bocca sgradevolmente impastata. Non aveva dovuto spremersi le meningi più di tanto per capire di essere stato narcotizzato e derubato. Nina e Jago se l’erano svignata da chissà quanto, portandosi via il suo cavallo. — Accidenti a loro — imprecò furioso Kilian, tornando al presente. Halim era uno stallone di valore e quei manigoldi ne avrebbero ricavato un bel gruzzolo: a lui restava solo un grande rammarico per la perdita. Era affezionato all’animale, regalo di zia Sabine, e lo avrebbe rimpianto a lungo.”
Oggi Fenici vi parlo di Una vertigine chiamata amore, l’ultimo romanzo di una delle regine del romanzo storico italiano, Mariangela Camocardi.
Quando lo incontriamo nella locanda dove ha trovato ristoro, Kilian Von Metz, che avevamo già avuto modo di conoscere in Un segreto fra noi, è terribilmente arrabbiato con se stesso. Nonostante abbia perso il suo meraviglioso cavallo per aver abbassato la guardia di fronte a una bella zingara la notte prima, non sa resistere alla richiesta d’aiuto di una giovane donna che si introduce nella sua camera implorando il suo aiuto.
Costanza ha bisogno della sua assistenza, sta fuggendo da suo marito, e lo prega di portarla con sé. Killian si sta recando a Milano, dove Radetzky ha ripreso il controllo della città con pugno duro e spargimenti di sangue. Questo non fa altro che inasprire i rapporti già tesi fra la popolazione e gli austriaci e i cospiratori sono lontani dall’essere stati debellati. Per Killian, oltre a una nuova missione, vi è anche una gradita sorpresa: nella città ritrova Christine, la donna che, nonostante il tempo trascorso, non è mai riuscito a dimenticare, e alla quale pensa come a una possibile consorte. È ben cosciente di averla affascinata al loro primo incontro, ma, quando la rivede, la giovane donna è molto cambiata.
Più bella, più sicura di sé, e soprattutto sembra gradire il corteggiamento del suo amico Wilhelm von Hinten. Killian non intende arrendersi, ma il suo passato gli sta per presentare un conto fin troppo salato.
La scrittura avvincente e scorrevole dell’autrice non ha bisogno di grandi presentazioni, la Camocardi intreccia mirabilmente avvenimenti storici e personaggi nati dalla sua magica penna. Se il Killian che abbiamo conosciuto nelle divertenti vesti di strano angelo ci ha strappato una risata, qui vedremo un uomo messo di fronte al suo non limpidissimo passato. Pur essendo un uomo onorevole, infatti, non ha mai nascosto le sue tante avventure, la passione per le belle donne che lo ha sempre contraddistinto, la sua incapacità, fino a questo momento, di cercare un rapporto serio che andasse oltre la parte fisica. Ora che finalmente ha trovato la donna che gli ispira sentimenti sinceri, scopre un rivale nel suo amico e trova in Christine una donna che pretende sincerità e lealtà e che non crede che le sue intenzioni siano sincere.
Per la prima volta, Killian deve faticare e impegnarsi per conquistare una donna e quando la felicità sembra a portata di mano, rischierà di perdere ogni cosa. Questo gli permetterà però di dimostrare di essere un uomo diverso, un uomo innamorato disposto ad accettare qualsiasi cosa pur di vedere felice la donna che ama. Una decisione che lo riscatta splendidamente dal suo passato.
Christine, in questo nuovo libro, sarà messa alla prova come non mai. Sarà lei il personaggio che più soffrirà, quello che dovrà crescere suo malgrado, quello che pagherà per colpe non sue. Le sue vicissitudini la renderanno ben più forte della ragazza conosciuta nel libro precedente, trasformandola in una donna che dovrà decidere se il suo amore è abbastanza grande da poter perdonare.
Se i protagonisti sono splendidamente tratteggiati, non da meno sono le figure secondarie che hanno un impatto notevolissimo sulle vicende. Costanza, che pagherà caro l’essersi ribellata alla sua famiglia, una figura tragica incapace di opporsi agli eventi, ma in grado redimersi all’ultimo momento. Wil, che si rivelerà decisivo in più di un’occasione e un buon amico per entrambi i protagonisti e non mi dispiacerebbe affatto se avesse, in seguito, una sua storia. Non dimentichiamo Mariuccia, una giovane donna del popolo che con la sua infatuazione darà un aiuto insperato ed essenziale nel risolvere le cose, mentre due uomini spietati agiranno nell’ombra con incredibile malvagità.
Tutti loro contribuiscono a creare un intreccio di situazioni che rendono la trama ricca di eventi e colpi di scena, supportati da descrizioni minuziose e particolareggiate che ci permettono di gustare appieno uno storico davvero di classe.
Ritroveremo qui anche Emma e Alex di Un segreto tra noi e scopriremo cosa è avvenuto nel frattempo nella loro vita.