Recensione libri

Release Blitz e Recensione: “Per sconfiggerti” di Chiara Cilli (Blood Bonds vol. 6)

Felice release day a Chiara Cilli!
È uscito il 26 febbraio Per Sconfiggerti, sesto volume della serie dark contemporanea Blood Bonds, l’ultimo con protagonisti André Lamaze e Nadyia Volkov! Scorrete il post per i link d’acquisto, godetevi l’estratto e il booktrailer e partecipate al giveaway per vincere una copia autografata ❤
Titolo: Per Sconfiggerti
Serie: Blood Bonds #6
Genere: Dark Contemporary Romance
Pagine: 230
Editore: Selfpublished
Prezzo eBook: € 2.99
Prezzo cartaceo: € 9.90

Nella mia mente sento ancora il riverbero delle frustate.
Ogni giorno i segni sulla mia pelle mi ricordano quello che lui mi ha fatto.

Ho ucciso la donna che amo.
Ha ucciso il nostro amore.

L’ho vista diventare il mio avversario più pericoloso, e non ho fatto niente per impedirlo.
È diventato il mio nemico, e il mio cuore ha già iniziato a sanguinare.

Sta venendo per me.
Pagherà per ciò che ha fatto.

Vuoi la mia vita, piccola rossa?
Avrò il suo sangue.

Vieni a prenderla.

Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente e omicidi. Non adatto a persone suscettibili ai temi trattati. +18

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LEGGI L’ESTRATTO

«Avanti», mi esortò, lasciandosi ricadere contro la
spalliera. «Chiedimelo.»
Socchiusi appena le palpebre. «Chiederti cosa?»
Lei tamburellò con le unghie di una mano sul bracciolo della
sedia.
Solo una volta.
Solo per far sì che quel rumore inquietante si insinuasse
nella mia mente.
«Chiedimi di risparmiarlo», disse in tono sibilante, gli
occhi che danzavano come fiamme.
Serrai il pugno tanto forte da far sbiancare le nocche.
Avevo sperato per lei che fosse stata saggia e avesse subito rimesso al guinzaglio
la sua giovane killer, invece voleva
consegnarle André.
Mai.
«Mio fratello non morirà», decretai, cupo.
La Regina fletté le dita, un muscolo pulsante all’angolo
della mascella contratta. «André ha osato avvicinarsi di nuovo al mio soldato e
ha deliberatamente interferito con l’incarico che le era stato assegnato.»
Mi accigliai. «Perché avrebbe dovuto fare una cosa così
insulsa?»
«Perché, a quanto mi è stato riferito, la piccola Nadyia non
aveva nessuna intenzione di portare a termine il lavoro.» Fece un mezzo sorriso
perfido. «Credeva di poter tornare qui e diventare una sentinella.»
Ero certo che qualunque altra recluta avrebbe potuto, ma non
la ragazza che era stata rovinata da mio fratello.
Non la ragazza che apparteneva a lui.
«André sapeva più che bene che, se lei fosse tornata senza
aver avuto successo, l’avrei giustiziata.» La donna mi penetrò con lo sguardo.
«Si è occupato del bersaglio al posto suo.»
Sgranai gli occhi, comprendendo finalmente il significato
delle parole di mio fratello.
La Šarapova sollevò il mento, trionfante. «L’ha salvata da
me.»
Consegnandosi a lei.
Sacrificandosi per la giovane che amava.
Ciononostante, c’era qualcosa che non tornava.
«André non è stupido», ringhiai. «Era perfettamente
consapevole di dover stare alla larga da quella ragazza, per tenerla in vita.
Lo aveva accettato. Aveva un nuovo obiettivo e niente, niente avrebbe potuto distrarlo. Perciò, come diavolo è possibile
che le loro strade si siano incrociate?»
Neela si adombrò. «Il destino è una puttana senza cuore»,
mormorò, l’aria distante.
Riflettei accuratamente sulle informazioni che mi erano
state fornite.
Sulla sentenza della Regina.
«La ragazza», dissi a bruciapelo. «Chi doveva assassinare?»
I suoi occhi guizzarono su di me, le sue labbra rosse si
distesero malignamente. «Il figlio di Yehor Ivanov.»
L’ira mi immobilizzò. Come magma liquido, sgorgò nelle mie
vene e si diffuse in tutto il corpo, bruciando e corrodendo e pressando
affinché la scatenassi sulla donna che avevo di fronte.
«Tu sapevi»,
sibilai a denti stretti.
L’eccitazione balenò nel suo sguardo, mentre si infilava le
dita sotto lo scollo a V della maglia nera di cotone e si accarezzava
languidamente la clavicola.
Voleva che perdessi il controllo, voleva vedermi perderlo. Ma che fossi stato dannato,
se le avessi dato quel piacere.
«Ho saputo che era legata a quella famiglia solo dopo averla
acquistata e aver fatto fare ulteriori ricerche su di lei.» Sorrise,
gongolante. «Ti consiglio di non soffermarti solo sull’albero genealogico della
tua merce, quando te la procuri.»
Trattenendomi dall’avventarmi su di lei, la seguii con gli
occhi fiammeggianti di rabbia mentre si alzava e si girava verso il mobile
dietro di sé. Su di esso, insieme a un antico e pregiato pugnale su un supporto
di pietra, c’erano una caraffa di bronzo e due calici della stessa fattura. La
Regina versò il vino rosso nei due bicchieri, li prese e venne a porgermene
uno.
«Siamo tutti legati, in un modo o nell’altro», disse con
voce suadente.
La punta delle sue dita sfiorò le mie, mentre prendevo il
calice, e fremetti per il disgusto e la smania di assalirla.
Lei fece un sorrisino. «Questo Marc», riprese tornando a
sedersi, «era il fidanzato della mia Nadyia.» Si portò il vino alle labbra,
osservandomi da sopra il bordo del bicchiere. «E André l’ha ammazzato proprio
davanti a lei.»
Bevve, poi con il dito medio si asciugò una goccia vermiglia
all’angolo della bocca, prima che le colasse sul mento. Il suo sguardo pareva
volermi entrare dentro e consumarmi, tanto era intenso.
Letale.
«Nadyia avrà la sua vita», dichiarò solenne.
La fissai, l’espressione omicida e perspicace. «Non l’avrà»,
asserii. «Perché tu la fermerai.»
Neela emise una risata di gola. «Perché dovrei?»

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L’AUTRICE

Nata il 24 gennaio 1991, Chiara Cilli vive a Pescara. I generi di cui scrive spaziano dal Dark Fantasy e Dark contemporaneo all’Erotic Suspense. Ama le storie d’amore intense e tragiche, con personaggi oscuri, deviati e complicati.

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Ho ucciso la donna che amo.
Ha ucciso il nostro amore.

L’ho vista diventare il mio avversario più pericoloso, e non ho fatto niente per impedirlo.
È diventato il mio nemico, e il mio cuore ha già iniziato a sanguinare.

Sta venendo per me.
Pagherà per ciò che ha fatto.

Vuoi la mia vita, piccola rossa?
Avrò il suo sangue.

Vieni a prenderla.

Siamo giunti al capitolo finale della storia degli Andyia. Nadyia e André stanno per affrontarsi nello scontro finale, che deciderà le sorti del loro amore.

Il prologo ci mostra una scena straziante, che già ci offre un chiaro indizio su quello che sarà l’epilogo di un sentimento tormentato e ostacolato dal destino e dagli uomini. Un epilogo che non giunge del tutto inaspettato, come se l’autrice avesse voluto preparare, in questo come nei volumi precedenti, il lettore alla svolta drammatica e definitiva.

Ho deciso di non raccontare nulla della trama, perché ritengo che coloro che hanno seguito fino a qui le vicende dei fratelli Lamaze debbano arrivare fino in fondo a questo sesto romanzo senza alcuna anticipazione o allusione, ciascuno con la propria attesa della conclusione.

Il sentimento che lega i due protagonisti ci ha fatto conoscere un nuovo André, portando alla luce la sua umanità, squarciando quel velo di tenebra che lo ha circondato per anni, che ha rappresentato l’unica protezione dagli orrori subiti e che ha consentito a se stesso, come ai suoi fratelli, di sopravvivere al passato.

Questa volta, però, l’oscurità ha fatto prigioniera Nadyia, fino a renderla cieca e sorda, sfruttando la sua fame di vendetta proprio nei confronti dell’uomo di cui si è innamorata. Sarà solo in nome del grande amore che li lega e, soprattutto, grazie allo sguardo e alle parole di André, che Nadyia vacillerà, ritrovando uno spiraglio di quella luce che lei stessa ha portato nella vita dell’uomo che ama, ma che sembra inesorabilmente persa.

Devo ammettere che su questo punto ho percepito un netto stridore nella costruzione della trama. Mi rifaccio alle parole di Armand, che si rivolge a Nadyia in un momento drammatico e profondamente triste, nel tentativo di comprendere la natura di quel sentimento così travolgente, a lui sconosciuto.

«Non ho mai visto un legame così indistruttibile,» disse. «Siete stati risucchiati dal male che padroneggia le nostre vite. Siete stati sommersi dall’odio e messi alla prova dall’indicibile crudeltà della Regina. Eppure avete sconfitto ogni sorta di tenebra che minacciava di separarvi. Avete lottato per quello che c’era tra di voi anche quando stavate combattendo l’uno contro l’altro.»

In tutta sincerità se davvero l’amore degli Andyia fosse stato così indistruttibile, non saremmo mai potuti arrivare alle vicende che hanno decretato la conclusione della storia tra i due giovani, né sarebbe stata plausibile la vendetta di Nadyia, che avrebbe perso la sua ragione d’essere di fronte alla potenza di un tale sentimento, così come il potere nefasto di Neela Šarapova. È un po’ come se l’autrice avesse voluto dare forti motivazioni alla rabbia, all’odio e alla sete di vendetta di Nadyia contro André, ma allo stesso tempo avesse voluto esaltare il legame invincibile che li lega, grazie al quale avrebbero potuto affrontare e sconfiggere il mondo. Purtroppo, però, questo tentativo di conciliare l’inconciliabile non è stato un successo, effetto collaterale prevedibile se si predilige ad ogni costo l’aspetto dark della storia.

Infine ho apprezzato il coraggio di una conclusione definitiva e irreversibile, per quanto dolorosa, che lascia tuttavia ancora in sospeso degli aspetti misteriosi e delle zone d’ombra che fanno da preludio alle vicende del maggiore dei fratelli Lamaze.

A cura di:

Review Overview

Voto Lady Kei 4

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