Review party con Recensione: La vendetta degli dei di Hannah Lynn
Titolo:La vendetta degi dei
Autore:Hannah Lynn
Editore:Newton Compton Editori
Genere:Storico
Serie: Greek woman #2
Data di pubblicazione: 7 Marzo 2022
Dall’autrice del bestseller Il segreto di Medusa
Regina dal potere sconfinato, moglie assassina e vendicatrice, madre tradita e amorevole, figura capace di slanci e sentimenti di grande intensità o donna crudele e senza cuore? È davvero difficile provare empatia per una donna che tradisce il marito, Agamennone, e che lo uccide al suo ritorno da Troia assieme al proprio amante, senza conoscere fino in fondo le sofferenze a cui è stata sottoposta fin dalla giovane età. Una donna che ha dovuto sopportare l’omicidio del precedente marito e del figlio uccisi brutalmente, l’assassinio della figlia Ifigenia sacrificata con l’inganno agli dei dal padre. Senza contare le umiliazioni pubbliche, i soprusi e gli abusi a cui la regina di Micene deve sottostare per il bene pubblico. E così, in un racconto appassionante e commovente, Clitennestra assume sembianze di una modernità impressionante e il lettore si ritrova avvinto da una spirale di odio, amore, violenza e spargimenti di sangue di familiari che non ha eguali nella mitologia greca.
Dopo il successo di Il segreto di Medusa, finalmente svelato il mistero della figura femminile più cattiva della mitologia greca.
“Perfido mostro”, la definì il marito Agamennone, ma era davvero così? O è tutt’altra storia?
«La verità prima o poi viene a galla… Un romanzo imperdibile.»
«Fino a oggi ho sempre creduto che Clitennestra fosse il prototipo dell’infamia, della crudeltà e dell’egoismo. È stato bellissimo scoprire chi fosse in realtà.»
«Possibile che io sia la stessa persona che a scuola non voleva studiare la mitologia? Me l’avessero raccontata così avrei avuto solo dieci in pagella.»
Amici e amiche, è con grande piacere che vi racconto le mie impressioni sull’ultimo romanzo di questa affermata autrice che, con le sue riletture dei protagonisti della mitologia e della letteratura greca antica, ha conquistato un vasto pubblico di lettori.
Nonostante abbia letto molte recensioni positive dei suoi libri precedenti, è la prima volta che affronto una sua opera e confesso che l’ho fatto con grande interesse. Sono rimasta molto colpita dallo stile narrativo, dalla capacità di “rileggere” il mito senza creare un historic fiction, genere che va molto di moda anche in TV.
La vicenda umana della donna,moglie e madre Clitemnestra è straziante perchè è la parabola di una persona vittima della società e dell’egoismo maschile.
Spartana di nascita, la regina di Micene è costretta al matrimonio con Agamennone dopo che lui le ha ucciso il primo marito e il figlioletto. Sopravviverà all’infelice unione con quest’uomo violento e rozzo, solo dedicando tutto il suo amore ai figli Ifigenia, Oreste, Crisotemi ed Elettra.
Quando il marito, per placare l’ira di Artemide e consentire alla flotta di alzare le vele e partire alla volta di Troia, sacrifica con l’inganno Ifigenia, qualcosa si rompe nella mente di Clitemnestra conducendola al freddo e premeditato assassinio di Agamennone al suo rientro dalla guerra.
Appoggiata da Egisto, che le è vicino come alleato e perché legato sentimentalmente a lei, la donna porterà a termine il suo piano guadagnandosi l’odio di Elettra con la quale ha da sempre un rapporto conflittuale.
La conclusione della tragedia è ben nota: sarà quel figlio maschio, cresciuto sensibile e delicato ad armare la propria mano contro la madre per vendicare il regicidio.
Vicenda narrata in opere greche e latine eterne, modificata in tanti risvolti diversi, ma che nel romanzo della Lynn prende una connotazione umana e profondamente attuale.
La figura di una donna violentata fisicamente e moralmente, tenuta in vita solo dal suo orgoglio di madre, è lo specchio di altre cento, mille vittime che in tutto il mondo soffrono la sorte di Clitemnestra e ne pagano le conseguenze.
Una mamma che vuole solo il bene della prole per la quale spera un avvenire diverso dal proprio, intuendo la conclusione tragica della propria vita senza che le venga concessa neppure la possibilitá di vivere un nuovo amore.
Nella scena finale del processo a Oreste, Tisifone – una Erinni – si manifesta nelle sembianze di una donna non più giovane e parlando a nome di Clitemnestra, ormai nell’Ade, si lancia in un monologo che racchiude la morale di questo romanzo monumentale.
“…Quando questi dei ci dicono che un padre deve essere vendicato, cosa intendono esattamente? Ogni padre? Ogni omicidio? E il padre che picchia il figlio di continuo, a ogni minimo errore? Anche quel padre dovrebbe essere vendicato quando, finalmente, si ritrova in gola il coltello che merita? E quello che beve e gioca d’azzardo tutti i soldi della famiglia e poi usa violenza alla moglie quando torna a casa arrabbiato e ubriaco? Anche il suo omicidio deve essere vendicato? O quelli che hanno ucciso altri uomini, che mentono e tradiscono? Quelli che mandano i loro bambini a lavorare nei campi finché non tornano con i piedi sanguinanti e le mani…”
Parabola amara di un atteggiamento maschilista e vessatorio che purtroppo è ancora presente in tante realtà del mondo moderno. Da non perdere!