Recensione: La bussola del cuore di SARAH FERGUSON
Titolo: La bussola del cuore
Autore: Sarah Ferguson
Genere: Romanzo Rosa Storico
Editore: HarperCollins Italia
Data di pubblicazione: 19 Novembre 2021
Londra, 1865
Impulsiva, diretta e insofferente alle rigide e repressive costrizioni sociali, Lady Margaret Montagu Douglas Scott fugge appena prima che l’oltremodo vantaggioso fidanzamento orchestrato per lei venga annunciato, lasciando così i genitori nell’imbarazzo di giustificare la sua assenza a una sala gremita di illustri e nobili invitati.
Bandita dalla famiglia e dall’alta società, Margaret decide di seguire la bussola del proprio cuore e intraprende un viaggio alla scoperta di sé che la porterà in Irlanda, in America e poi di nuovo in Gran Bretagna, per trovare la sua identità e il posto che le spetta in un mondo che sta cambiando.
Carissime fenici, se siete alle prese con la lista dei regali di Natale non potete assolutamente non includere questo meraviglioso romanzo.
Finalmente un libro ambientato nella Londra vittoriana degno di essere considerato Regency e non una mera imitazione dettata dalla moda del momento. Non credo potesse essere diversamente, considerato che l’autrice è Sarah Ferguson, ex moglie di Andrea, Duca di York, terzogenito della Regina Elisabetta II nonché ex cognata della principessa Diana. Il racconto si apre con una fuga, quella di Lady Margaret Montagu Douglas Scott, dal ballo dato dai suoi genitori per annunciare il suo fidanzamento con Lord Rufus Ponsonby, Conte di Killin. Un’unione di mera convenienza impostole dal padre e al quale lei aveva provato, se pur debolmente, a opporsi. Quella sera Lady Margaret sente un impulso che parte proprio dal centro del suo cuore e la spinge a scappare via il più velocemente possibile. Da questo preciso momento comincerà per lei un incredibile viaggio alla scoperta di sé. Sarà, infatti, messa di fronte a molte prove, dovrà superare ostacoli che non credeva neanche immaginabile, ma lo farà sempre a testa alta, lasciando che sia il proprio cuore e il proprio istinto a guidarla verso l’ignoto. Quello che sembrava il momento peggiore della sua vita, al punto da costarle l’allontanamento dalla famiglia e l’ostracismo dell’alta società, si è rivelato essere, invece, un vero e proprio trampolino di lancio verso il mondo. Margaret, nel momento stesso in cui smette di commiserare se stessa, prende in mano le redini del suo destino e decide di abbracciare con fiducia le opportunità che la vita le riserva, rifiutandosi di diventare solo una mera proprietà degli uomini.
Non scendo nei particolari della storia perché vorrei che anche per voi ogni pagina sia una scoperta, la storia è veramente ricca di colpi di scena, non avevo idea di dove mi avrebbe portato il racconto. L’autrice è stata in grado di coinvolgermi sin dalla primissima scena, non c’è stato nessun momento scontato o prevedibile. Quello che sicuramente mi ha colpito è stata la minuziosa descrizione del periodo storico. Finalmente qualcuno che non si limita a riempire le pagine con la descrizione di infiniti balli; i luoghi, le abitudini e il modo di vivere dell’epoca è fedelmente riprodotto con dovizia di particolari. Una menzione speciale va alla caratterizzazione dei personaggi secondari. Ognuno di essi è ben definito e presenta delle peculiarità proprie che riproducono fedelmente il pensiero dell’epoca. Ho apprezzato il modo in cui ogni figura si è evoluta nel corso della narrazione, non mere comparse ma elementi essenziali della storia, senza le quali, di certo, Margaret non avrebbe potuto diventare la giovane donna libera e coraggiosa che si è rivelata. La Duchessa di Buccleuch che riscopre il rapporto con la figlia dopo la loro separazione; il Duca, che sarà costretto, suo malgrado, a riconoscere il valore della progenie. Lady Julia che, grazie all’esempio di Margaret, troverà il coraggio di vivere la propria vita.
Ci sarà anche spazio per l’amore, sarà uno spazio marginale, ma molto intenso, perché il vero protagonista della storia è l’amore per se stessi e Margaret sarà in grado di poter amare sinceramente solo dopo essersi liberata dalle catane che la legavano alle convenzioni sociali che la soffocavano.
Il libro può considerarsi una piccola perla rara tra le storie regency, che consiglio vivamente di acquistare a tutte le amanti del genere.